E’ un vero e proprio shock quello che ha subito la Campania in queste ore, abituati alle dolci temperature Ottobrine si è fatta cogliere impreparata da quello che pare il primo “ruggito” della stagione invernale.
Già da mercoledì i primi forti segnali del cambiamento stagionale con un forte episodio di maltempo a dispetto delle previsioni che vedevano piogge deboli, gran parte della regione ha dovuto fare i conti con acquazzoni molto intensi spesso accompagnati da numerose scariche elettriche. Le zone più colpite risultano le province di Napoli e Caserta tra la tarda mattinata ed il pomeriggio, in seguito interessata anche Salerno.
Numerose segnalazioni di allagamenti nel capoluogo partenopeo in particolare la zona flegrea dove gli accumuli sono stati anche superiori ai 60-70 mm mentre sul resto del territorio si aggirano intorno ai 40 mm; particolarmente colpita l’isola di Capri con la stazione di Anacapri che ha segnato 92 mm di pioggia in poco tempo.
Causa di tutto questo lo scontro tra masse d’aria completamente differenti: la prima di origine artica proveniente dalla penisola scandiva e la seconda di origini Nord africane presente da settimane sul bacino del Mediterraneo a conferma di quell’andamento meridiano che tanto preoccupa gli esperti del settore.
Anche giovedì si sono segnalate piogge su molte zone ma l’evento più interessante è la notevole flessione termica che ha portato valori degni della stagione invernale con la prima neve che ha fatto la sua comparsa sull’Appennino già dai 1000mt di quota.
Alle ore 14.00 di ieri molte località campane non superavano i 12° e pensare che solo 3-4 giorni fa si misuravano ancora 26-27°.