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Cambio di tendenza per GFS: probabile insidia del Vortice Polare sull’Italia

di Pierfranco Serra
23 Set 2009 - 11:23
in Senza categoria
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Con l'inizio della nuova settimana, probabile allungo freddo vorticoso polare sull'Italia. Cliccare sulla mappa per ingrandirla. Fonte: www.meteogiornale.it/mappe/gfs.php
Un vasto lago altopressorio di natura sub-tropicale oceanica domina gran parte del continente europeo, spingendosi sino al comparto russo. E l’area mediterranea non fa eccezione. Il vortice polare in azione simil zonale è attualmente relegato tra Groenlandia, Islanda e Penisola Scandinava.

Ma da un’attenta analisi emerge un fastidioso sassolino nella scarpa per l’alta pressione delle Azzorre, proprio in corrispondenza del Mediterraneo centrale. Questo sassolino è rappresentato da un vortice ciclonico autonomo che in serata ritroveremo tra il Canale di Sardegna e le coste algero-tunisine.

Tra la giornata odierna e quella di domani, giovedì, il nocciolo freddo in quota causerà abbondanti precipitazioni tra le Nostre due Isole Maggiori (specie sui versanti direttamente esposti ai forti venti di scirocco) e sulle coste ioniche calabresi.

Sempre giovedì, l’azione più intraprendente del Vortice Polare in area russa, causerà un parziale arretramento dell’alta pressione dinamica oceanica, che consentirà a deboli correnti nord-orientali in quota di tuffarsi in area italica, giungendo sull’ondulazione ciclonica di estrazione africana che insiste sulla Sicilia e sulla Sardegna meridionale.

Venerdì proseguirà, anche se in graduale attenuazione, l’instabilità sulla Sardegna meridionale, sulla Sicilia e sulla Calabria.

Intanto, gli spifferi nord-orientali di cui sopra si faranno più insistenti (specie in serata) sull’alto settore adriatico, portando rinforzi di bora. Instabilità crescente su tutto il Nord Italia.

Le temperature continueranno ad essere del tutto piacevoli, con punte intorno ai +26°C/+27°C laddove prevarranno spazi soleggiati.

Sabato, continuerà la ferma azione di blocco dell’alta pressione dinamica oceanica sulla quasi totalità del Vecchio Continente.

L’azione vorticosa polare, non potendo sfondare dritta per dritta, sceglierà allora di aggirare l’ostacolo, facendo scorrere fresche correnti in quota sui bordi orientali e meridionali della campana altopressoria europea.

Sull’Italia condizioni moderatamente instabili, nuvole e precipitazioni sulle regioni settentrionali e su buona parte delle regioni peninsulari. Le regioni meridionali verranno ancora influenzate dalla sofferente azione del vortice ciclonico autonomo di cui sopra, che lentamente scivola verso il Golfo di Gabes.

Domenica, ecco probabili variazioni a livello barico generale.

L’alta pressione dinamica oceanica mostrerà tutta la sua stanchezza sotto il peso e sotto i colpi freddi del Vortice Polare, in penetrazione scandinava.

L’erosione avverrà in corrispondenza del comparto centrale europeo, dove assisteremo ad un moto ondulatorio ciclonico. Siffatto tentativo meridiano, attirato da un moderato vortice ciclonico autonomo sulla Penisola Iberica, stimolerà la risalita sul comparto mediterraneo occidentale di una nuova ondulazione ciclonica dal nord-africana.

Quale evoluzione?

Il medio termine secondo il modello americano

Secondo il modello americano in esame, la prossima settimana sarebbe caratterizzata dall’azione del rinvigorito Vortice Polare, che dapprima tenterebbe una decisa azione ondulatoria meridiana fredda indirizzata al comparto orientale europeo e che sfiorerebbe appena la nostra Penisola (portando però una decisa rinfrescata), per poi tuffarsi con decisione sul comparto occidentale europeo portando nuovo scompiglio e una severa fase ciclonica italica.

Monitoriamo con attenzione queste indicazioni per il medio periodo.

Il lungo termine secondo il modello americano

Fredde correnti nord-europee sulla nostra Penisola.

Ma è presto, ci ritorneremo.

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