Durante il semestre caldo sentirete spesso nei bollettini meteo una previsione del tipo – durante il pomeriggio, nelle zone interne, si potranno manifestare temporali a carattere locale specialmente a ridosso dei rilievi -.
In questa fase stagionale il sole tende a scaldare sempre più le terre emerse, e si accentueranno le condizioni ideali per la genesi dell’instabilità atmosferica.
L’instabilità atmosferica, è una condizione meteorologica opposta alla stabilità atmosferica. Il significato d’instabilità atmosferica può essere definito come una condizione generata principalmente da squilibri termici tra le varie altezze della nostra atmosfera, che si manifesta in movimenti rapidi di masse d’aria principalmente attraverso moti verticali.
Nello specifico, anche in una bella giornata di sole, durante il pomeriggio, quando i crinali montuosi vengono fortemente scaldati dal sole, l’aria fredda preesistente scivola verso le valli circostanti, scalza l’aria calda che è costretta a salire. Poi si generano moti a catena dell’aria ancor più complessi che danno genesi ai cumulonembi ed in successione, allo scoppio del temporale.
Quanto sommariamente descritto è un fenomeno d’instabilità atmosferica termo-convettivo che sconvolge una fase di tempo stabile, anche quanto è presente l’Alta Pressione.
Ma esistono varie forme di instabilità atmosferica, quella da fronte caldo o quella più marcata da fronte freddo, mentre d’estate si assiste a svariate cause del cambio di tempo a carattere locale.
L’instabilità atmosferica termo-convettiva può essere meno prevedibile di quelle derivanti dal passaggio di una perturbazione, ma ai giorni nostri, con l’ausilio di accurate analisi sull’evoluzione, si possono predire le condizioni ideali per il formarsi di questi temporali, che non raramente, possono divenire delle forti zone di maltempo.