Il convegno “Meteo, qual è il futuro?” si è tenuto tra il 16 e il 21 di agosto a Montreal. E’ stata l’occasione per raccogliere i pareri di circa un migliaio di professionisti provenienti da tutto il mondo sull’evoluzione climatica futura. Le previsioni, per niente ottimistiche, contemplano principalmente i tragici effetti del riscaldamento globale.
L’umanità dovrà adattarsi
Dieci anni dopo l’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, il mondo spostò la propria attenzione dal come affrontare la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, al come rimediare agli effetti del riscaldamento globale. “E’ un processo irreversibile, quindi dobbiamo necessariamente adattarci”, ha esortato il Professore di scienze atmosferiche professore presso l’Università del Texas, il dottor Jennifer Vanos.
Aggravato da fenomeni meteorologici
Le temperature medie sono aumentate già di 0,47 gradi Celsius e secondo gli studiosi vi sarà un ulteriore aumento del due per cento della temperatura media entro il 2050. Il rialzo già registrato, ovviamente, ha avuto effetti evidenti: l’1 per cento del riscaldamento si riflette con un aumento del 7% di vapore acqueo in atmosfera. La Recentissime ricerche confermano l’incremento di vapore acqueo sopra le nostre teste e tale aumento potrebbe contribuire alla nascita di eventi meteorologici estremi. “Le nuvole si formeranno più rapidamente, ci aspettiamo più precipitazioni capaci di provocare inondazioni”, sostiene il vice direttore del Climate Center Utah, Simon Wang. “In generale, l’aumento di temperatura si ripercuoterà sull’intensità dei fenomeni meteorologici”, ha proseguito lo studioso. Ciò significa che tempeste di neve, forti ondate di gelo, calore estremo e siccità potrebbero risultare ben più frequenti.
Supercomputer necessari
Per i meteorologi la grande sfida sarà quella di prevedere e combattere gli effetti di queste anomalie climatiche. Le previsioni saranno più accurate se si potrà disporre di supercomputer in grado di interpretare algoritmi più complessi. Uno dei ricercatori britannici, Paul Williams, esamina l’impatto del cambiamento climatico utilizzando uno di questi computer presso l’Università di Princeton nel New Jersey. “Ho avuto la fortuna di avere a disposizione strumenti tecnologici eccezionali”, ha dichiarato il ricercatore. “Ma nei prossimi decenni gli studi climatologici non potranno più fare a meno di queste tecnologie. Non si può stilare una previsione affidabile senza tener conto di tutte le forze, degli elementi e dell’energia suppletiva associati al riscaldamento globale”, ha detto Williams.
Problemi in aria e sul mare
Dopo settimane di studi approfonditi, Paul Williams è giunto alla conclusione che il cambiamento climatico incide notevolmente sul Jet Stream del Pianeta. A sua detta, entro il 2050 chi si troverà in alta quota ad affrontare un viaggio in aereo si dovrà rassegnare a dover sopportare turbolenze ben più frequenti e consistenti. Il cambiamento climatico anche ripercuotersi sulle correnti oceaniche: onde mostruose, alte sino a 40 metri, potrebbero rendere difficile il traffico passeggeri e merci. “Questo è solo l’inizio del cambiamento climatico. Nel tempo, a causa del riscaldamento, gli oceani avranno un impatto maggiore sulla circolazione dell’acqua e cresceranno i processi di evaporazione.
La calotta glaciale della Groenlandia inciderà sul livello dei mari
Eric Brun, del Meteo France, sostiene infine che lo scioglimento calotta glaciale della Groenlandia potrebbe contribuire ad elevare il livello dell’acqua negli oceani fino a sei metri. “Non accadrà in questo secolo”, dichiara Brun, “ma dovremo comunque tenerne conto per le generazioni future”. Difronte alla molte minacce climatiche, l’umanità ha bisogno di adattarsi ai cambiamenti che potrebbero verificarsi nei prossimi decenni.