Le regioni meridionali sono quelle che hanno maggiormente risentito della lunga ondata di caldo, la quale nel complesso si è protratta quasi ininterrottamente per oltre 10 giorni. Solo nella giornata odierna le ultime folate africane, sotto il peso dell’aria più fresca, hanno abbandonato l’estremo Sud, così da consentire un ridimensionamento degli ultimi picchi termici che insistevano in particolare sull’est della Sicilia e sulla Puglia salentina.
L’atteso ritorno alla normalità non durerà e nuovi contributi d’aria calda sub-tropicale sono in agguato, pronti per graffiare di nuovo. L’aria africana approfitterà del nuovo impulso instabile che si metterà a breve in moto per raggiungere il Nord Italia sabato. In tale contesto un richiamo caldo risalirà di nuovo la china proprio all’estremo Sud, con la Sicilia in prima linea maggiormente esposta al respiro rovente sub-tropicale (termiche addirittura di +28°C all’altezza geopotenziale di 850 hPa lambiranno le coste meridionali dell’Isola).
Si tratterà di una piccola fiammata calda di stampo tipicamente prefrontale, destinata ad un semplice mordi e fuggi. Già nella giornata di domenica nuove correnti fresche dai quadranti settentrionali di provenienza nord-europea si riverseranno in modo più deciso sui mari italiani spingendo anche verso i bacini meridiani, costringendo l’onda calda a traslare di netto verso levante.