E’ complesso definire, spiegare fare paragoni con il passato, su questa ondata di caldo, ma va detto che si è presentata particolarmente rilevante, oltre che duratura. Essa appare come un’avvezione calda di altri tempi, con il Nord Italia investito dal caldo umidissimo, ma non con temperature record, qui in pianura si sono avuti solo occasionalmente picchi di +37/+38°C, che tuttavia non sono pochi.
Il caldo ha presentato la sua maggiore rilevanza nell’Italia centrale, con picchi termici tra i maggiori dal 1983 ad oggi, ma con eccessi di temperatura, che in alcune zone non furono registrati neppure nel 1983.
E’ ufficiale, diverse stazioni meteo della provincia romana, oltre che di Roma, hanno segnato valori di +40°C, a Monterotondo, la stazione meteo dell’UCEA, ha avuto una massima di +41.9°C. A Roma Collegio Romano +39.1°C. Ma in alcuni quartieri orientali di Roma, la soglia dei 40°C è stata superata da rilevamenti in capannina.
La temperatura ha raggiunto e superato i +40°C nei fondovalle umbri, così di varie località dell’interno toscane. A Firenze si sono misurati +39°C.
La calura, in termini di temperatura, ha raggiunto quota +44°C in Sicilia, nella stazione UCEA di Libertinia (CT) sono stati misurati +43.6°C.
Nel resto d’Italia la calura, pur notevole, non è da considerarsi eccezionale, e quantomeno record, anche se si è sofferto parecchio anche per l’alto tasso di umidità che ha accresciuto la sensazione della temperatura percepita.