Una notevolissima onda di calore è risalita nell’Asia centrale dal sud, attraverso il deserto cinese di Taklimakan, quindi le steppe delle repubbliche asiatiche ex sovietiche e del Kazakhstan in particolare, raggiungendo infine la parte meridionale del Bassopiano Siberiano Occidentale, una vasta regione molto paludosa, specialmente in primavera, quando i grandi fiumi (Ob, Jenisei), ancora gelati nella parte inferiore del corso (sfociano nel Mar di Kara), inondano vaste superfici man mano che il disgelo avanza verso nord.
Si sono avute temperature, in questo 16 maggio 2004, che talvolta hanno superato i record storici. In particolare la città di Omsk, intorno al 55°N, ha raggiunto alle ore 9 GMT una temperatura di 34,9°C., che è oltre 17°C oltre la media delle massime di maggio (17,8°C) e molto vicina al record storico di 35,0°C. Non lontana da Omsk, la città di Petropavlovsk, nel nord del Kazakhstan, ha raggiunto alla stessa ora i 35,7°C, anche qui quasi 17°C oltre la media di maggio (18,9°C). In questo caso si è stabilito un nuovo limite di caldo, visto che il precedente era di 35,0°C.
Più a ovest da segnalare anche la massima di 33°C a Celjabinsk, appena a est degli Urali, sempre intorno al 55°N. Poche centinaia di chilometri a nord, la città di Ekaterinburg già risultava molto meno coinvolta nell’ondata di caldo, avendo registrato una massima di soli 22°C. A occidente degli Urali, di poco più meridionale di Celjabinsk, Ufa ha avuto una massima di 28°C, non eccezionale, ma notevole (10°C oltre la media, ma 3°C in meno del record storico di maggio, che è 31°C).