L’Autunno sembrava avanzare in modo incoraggiante sul Polo Nord e sulla Groenlandia nelle ultime settimane, con temperature nella norma o inferiori alla norma. Improvvisamente, negli ultimi giorni è invece esploso il caldo anomalo.
Il calore fin lassù è giunto in risalita dall’Europa Centro-Occidentale, sfruttando una classica configurazione ad omega, con l’anticiclone sulle nazioni centro-orientali del Continente e una profonda depressione atlantica a ridosso delle Isole Britanniche.
Questo flusso molto caldo d’origine africana ha sfruttato il trampolino di questa configurazione, risalendo così lungo il bordo orientale della saccatura atlantica. Dopo aver colpito la Scandinavia Occidentale, domenica questa bolla calda anomala ha raggiunto le Groenlandia.
Le anomalie termiche registrate il 23 settembre indicano scarti rispetto alla norma anche di 15-20 gradi in Groenlandia. Molto caldo, ma meno eccezionale, anche in Islandia. Tutto ciò avviene mentre tra Est Europa e Russia si sta vericicando un’ondata di freddo notevole assai precoce per la stagione.
Un caldo eccezionale di queste proporzioni nell’area dell’Artico attorno alla Groenlandia si era verificato nello scorso luglio. Quelle elevatissime temperature in piena estate portarono conseguenze gravissime per i ghiacciai, con una fusione eccezionale in quanto si persero 11 miliardi di tonnellate di ghiaccio in un giorno.
Ora questo nuovo riscaldamento fortunatamente non avrà le stesse conseguenze catastrofiche. Siamo infatti ormai in autunno e, dinanzi a tali anomalie, le temperature saliranno un po’ sopra lo zero solamente lungo i settori costieri e non sulla terraferma.