Per il titolo dell’articolo abbiamo scelto un quesito che riassume quelle che sono le richieste di moltissimi meteo appassionati (e non solo). Il mese di ottobre, lo si è detto ma è giusto ripeterlo, è stato caldo. E’ stato caldo da noi, è stato caldissimo in varie zone d’Europa.
Ultimamente si è fatto un gran parlare delle precoci ondate di freddo negli USA, così come si è fatto un gran parlare delle assurdità termiche dell’Europa orientale. Ora, lasciateci dire finalmente, s’intravede un po’ di freddo. Tant’è che le temperature, nei prossimi giorni, scenderanno anche in Italia riportandosi su valori più consoni al periodo.
Ma l’argomento è un altro, riguarda il futuro e in particolare l’evoluzione meteo climatica della prima decade di novembre. Partiamo da un dato di fatto: l’Atlantico. Un po’ tutti i modelli matematici di previsione concordano nell’indicare il dominio oceanico. Attenzione però, ciò non vuol dire necessariamente che riguardi anche l’Italia. O meglio, non vuol dire necessariamente “pioggia”.
Molto dipenderà da come evolveranno gli affondi depressionari. La Depressione d’Islanda, che sembrava poter prendere fin da subito la via del Mediterraneo, potrebbe in prima istanza provocare un affondo depressionario – ampio, questo va detto – tra la Francia e la Penisola Iberica. A quel punto sulle nostre regioni fluirebbero correnti decisamente miti sudoccidentali, difatti se andate a dare un’occhiata alle proiezioni termiche nel primo weekend di novembre è atteso un nuovo, sostanziale aumento delle temperature.
Potrebbe trattarsi tuttavia di quello che in gergo tecnico definiamo richiamo prefrontale, ovvero una temporanea fiammata d’aria caldo umida in attesa dell’ingresso della saccatura atlantica. Ed è ciò che dovrebbe accadere in seguito. Nella mappa che abbiamo scelto di allegare abbiamo modo di farci un’idea di quelle che potrebbero essere le anomalie termiche tra il 6 e il 7 novembre.
Impressionante evidenziare la netta contrapposizione, l’ennesima, tra Europa orientale e il resto del vecchio continente. L’affondo depressionario amplierebbe il proprio raggio d’azione sul Mediterraneo, convogliando aria fredda nord atlantica che porterebbe le temperature al di sotto delle medie climatiche di riferimento. Freddo insomma, o freddino se preferite (siamo pur sempre a novembre). Tra l’altro notiamo una discesa d’aria fredda da nord, quindi potrebbe esserci un’interazione tra l’Atlantico e il freddo artico.
Di contro, l’Europa orientale andrebbe letteralmente a fuoco, l’aria calda farebbe schizzare verso l’alto le temperature portando ad avere anomalie di 10-12°C! Se così fosse statene certi, potrebbero cadere record termici di novembre (e andrebbero a sommarsi a quelli di ottobre).