ANTICICLONE AFRICANO ABBRACCIA L’ITALIA – Ci troviamo ormai al top della quarta ondata di gran caldo dall’inizio dell’estate: confermiamo che sarà un episodio di breve durata in questa sua fase acuta, ma la flessione delle temperature che prenderà corpo nei prossimi giorni, prima al Centro-Nord e poi al Sud, sarà ben poca cosa e pertanto il caldo subirà solo un parziale ridimensionamento. Le correnti più fresche giungeranno per effetto dello spostamento verso est della depressione attualmente centrata in prossimità della Scozia: questa dinamica riuscirà a convogliare sbuffi d’aria fresca dai quadranti settentrionali, che avranno il merito di apportare aria soprattutto più secca che porrà pertanto un freno all’afa, attualmente alle stelle per via degli elevati tassi d’umidità.
CALDO FEROCE AL TOP – In attesa degli ultimi giorni del mese più sopportabile, in quest’inizio di week-end lo strapotere del forno africano è ai massimi livelli. Le temperature più elevate si stanno raggiungendo su zone interne e di pianura delle regioni centrali ed in Sardegna: in qualche località la colonnina di mercurio ha raggiunto valori limite attorno ai 40 gradi. Molto caldo anche sulla parte meridionale della Val Padana, specie in Emilia Romagna. Termometro su valori più bassi al Nord e lungo tutti i litorali, ma a fronte di tassi d’umidità più elevati che fanno quindi percepire disagio e temperature più alte di quelle segnate dai termometro. Valori meno estremi sulle regioni meridionali e sulla Sicilia, in attesa del gran picco di domenica, quando vedremo talune località raggiungere anche i 41-42 gradi.
INFILTRAZIONI INSTABILI AL NORD – L’anticiclone sta iniziando a soffrire in modo sempre più evidente su Alpi, Prealpi e zone pedemontane: già nella serata di venerdì si è avuto un primo assaggio con qualche temporale che è riuscito a far tunnel dall’Arco Alpino occidentale, infilandosi su parte della Val Padana occidentale, con rovesci anche in pianura sul Piemonte. Stamane qualche altro rovescio ha coinvolto non solo i settori montuosi, ma qualche area pianeggiante di Piemonte e Lombardia, ma si trattava di aree temporalesche in dissolvimento. I temporali faranno sul serio nelle prossime ore, a causa d’infiltrazioni d’aria fresca più incisive: attualmente le celle temporalesche sono disposte fra Alto Piemonte e Valle d’Aosta, ma tenderanno con ogni probabilità ad espandersi parte delle pianure non solo del Piemonte, ma anche della Lombardia.