Continua l’onda di calore sugli Stati Uniti orientali. Le temperature hanno diffusamente superato i 36°C lunedì. Diffusi black-out, dovuti all’eccessiva domanda di energia, a sua volta dovuta all’uso intensivo dei climatizzatori, hanno lasciato migliaia di utenze senza elettricità a Long Island e Brooklyn, oltre a bloccare temporaneamente il traffico della metropolitana di New York. In New Jersey molte scuole sono rimaste chiuse lunedì per il caldo eccessivo. L’onda di calore si estende dalla Georgia al Connecticut. In Georgia, sono state registrate massime di 38,3°C ad Athens e 37,2°C ad Augusta, che hanno media delle massime di giugno di 30,6° e 31,8°C.
Altre massime da annotare lunedì negli USA orientali: Columbia (South Carolina), Greensboro (North Carolina), Greenville (South Carolina), Raleigh (North Carolina) 36,7°C, Atlantic City (New Jersey), Charlotte (North Carolina), Newark (NewJersey) 36,1°C, Richmond (Virginia), Wilmington (North Carolina) 36,1°C, New York-La Guardia, Philadelphia (Pennsylvania), Providence (Rhode Island), Washington DC 35,6°C. 35,0°C la massima registrata a Boston (Massachussets), stesso valore registrato all’aeroporto Kennedy di New York e a Roanoke, in Virginia. 34,4°C a Baltimora (Maryland) e ad Albany, la capitale dello stato di New York.
Riportiamo alcune medie delle massime di giugno che danno conto, confrontate con le massime di lunedì, di quanto notevole sia l’onda di calore in atto: Charlotte 29,9°C, Raleigh 29,4°C, Roanoke 28,3°C, Norfolk 28,3°C, Philadelphia 27,6°C, Atlantic City 26,7°C, Providence 24,9°C, Boston 24,6°C.
A Greensboro il radiosondaggio delle 0 GMT di martedì segnalava 21,6°C a 850 hpa (1557 metri). Alla stessa quota isobarica e alla stessa ora si registravano 21,4°C a Newport (North Carolina), 21,0°C a Sterling (Virginia), 20,6°C ad Albany (New York), 19,4°C a Chatam (Massachussets).