Siamo proprio passati da un estremo all’altro in questo travagliato luglio 2011: negli ultimi giorni l’estate è stata letteralmente soffocata da un’invasione a più riprese di correnti insolitamente fresche per questo periodo. In precedenza, era stato invece il caldo a far soffocare gran parte d’Italia, seppure in modo solo breve e non troppo marcato. Solo in Sardegna ad Olbia è scappato un record termico, con 42 gradi che non si erano mai toccati nemmeno nelle ondate di caldo ben più rilevanti del passato anche recente.
Due anni fa, proprio in questo periodo, il caldo africano era letteralmente in “brodo di giuggiole”: l’evento rovente del luglio 2009 riuscì infatti ad abbattere alcuni record di temperatura o avvicinare i picchi estremi rilevati appena 2 anni prima, nelle violentissime vampate di calore dell’estate 2007. Fra le temperature da primato, va segnalato il caso di Decimomannu, nel Campidano, non distante da Cagliari, che con i suoi 45 gradi del 24 luglio 2009 è stata capace di superare il valore più alto mai registrato in precedenza su tale località (44 gradi nel luglio 1983). Sempre in Sardegna, il 23 luglio 2009 si raggiunsero i 47 gradi ad Arzachena, nell’entroterra della Costa Smeralda, ma tale valore estremo è stato probabilmente influenzato dai grossi incendi nelle vicinanze.
La soglia dei 45 gradi riguardò anche la Piana di Catania, a Sigonella, nella giornata del 25 luglio (dopo i +43°C del giorno precedente), un valore vicinissimo al record storico assoluto di +45,2°C del 1988. Tra gli altri valori superiori ai 40 gradi registrati sul Meridione (ma nessun record storico), bisogna obbligatoriamente far menzione dei 42 gradi a Gioia del Colle, dei +41,6°C a Messina, dei +41,5°C a Bari, dei +41°C a Marina di Vinosa, dei +40,8°C dei Reggio Calabria, dei +40,6°C a Lecce e Catania Fontanarossa, dei +40,4°C ad Alghero e dei 40 gradi a Guidonia.
Punte di 38-39 gradi si sono poi toccate su diverse altre località delle regioni centrali, mentre il Garbino (sostenuto vento di caduta dall’Appennino) aveva portato taluni valori massimi (notturni) oltre i 35 gradi sulle costa abruzzese nel cuore della notte fra il 23 ed il 24 luglio. In sintesi, le ondate di caldo del 2003, del 2007 e del 2009 hanno sgretolato davvero numerosi record che resistevano da molto tempo.