In questi giorni il grande caldo autunnale ha colpito l’Italia e sta interessando anche un’ampia parte d’Europa, come effetto della risalita di correnti africane. Ora le temperature tendono a ridimensionarsi con l’arrivo della perturbazione legata ad un vortice ciclonico dalla Penisola Iberica.
Ottobre, anche negli ultimi anni, presenta con sempre più frequenza grandi ondate di caldo anomalo. Per il Nord Italia basta pensare all’inizio ottobre 2011 o più indietro all’ottobre del 1997. Una giornata di caldo storico si ebbe però esattamente anche un anno fa proprio sul Nord Italia, il 24 ottobre 2018.
A causare l’impennata termica fu il foehn. Correnti settentrionali, già miti in origine, si surriscaldarono per compressione adiabatica nella discesa lungo i versanti alpini italiani, portando venti localmente impetuosi con aria molto secca ed eccezionalmente calda per il periodo sulle vallate pedemontane e la Val Padana.
La particolare posizione dell’anticiclone caldo sull’Ovest Europa, in estensione al Nord Italia, causò questa eccezionale impennata termica. Il 24 ottobre di un anno fa una giornata di caldo davvero eccezionale sull’Italia Settentrionale, con temperature estive, superiori alla norma di oltre 12/15 gradi.
Mai si era avuta un’ondata di calore così diffusa e tardiva al Nord Italia nella parte conclusiva di ottobre, sebbene sotto l’effetto del foehn. Le temperature si spinsero su valori fino a 30 gradi e anche oltre, con un’eccezionale escursione termica rispetto alle minime notturne sotto i 10 gradi.
Fra i picchi più elevati i 31 gradi di Parma e le punte di 31/32 gradi sulle aree pedemontane lombarde tra lecchese, varesotto ed anche sul bergamasco. Gran caldo anche a Milano e hinterland, in Brianza, con punte localmente attorno ai 30 gradi.
Il caldo fu poi eccezionale anche in montagna, dato lo zero termico schizzato fin oltre i 3500 metri. Le temperature raggiunte un anno fa furono da record per il periodo della terza decade di ottobre, localmente anche di tutto il mese.