Volete il cambiamento meteo? Giusto, ma sappiate che potrebbe trattarsi di un cambiamento meteo verso l’estremo. Per quale motivo? Perché ormai lo sapete meglio di noi, se si realizzano anomalie persistenti poi è probabile che vengano cancellate da altrettante anomalie. Ma di segno opposto.
Forse si sta trascurando quanto caldo sta facendo sull’Europa occidentale e quanto caldo c’è in alcune regioni d’Italia. E’ bene tenerlo ben presente quando si sentirà parlare di furiosi temporali. In questo mese di giugno ce ne sono già stati tanti, in Europa e in alcune zone della nostra Penisola. Tanti e violenti, con nubifragi e grandinate mai viste. C’è chi parla di estremizzazione climatica ed è così, certe cose prima si vedevano in ben altre tipologie climatiche come ad esempio negli USA.
Quindi piano a volere un cambiamento meteo rapido. Meglio che avvenga gradualmente, perché si rischia il finimondo. Giusto per farvi un esempio, qualche modello fisico matematico inizio a fiutare qualcosa per il periodo a cavallo tra il 7 a il 10 luglio. Improvvisamente è comparsa, nelle mappe, un’imponente struttura di bassa pressione alimentata da aria fredda. Dove? Nel Nord Europa.
Direte voi, a noi che ce ne frega? Bene, sappiate che dovremo tenerne conto, perché aria assai fresca potrebbe decidere di gettrarsi improvvisamente verso sud. E se arrivasse in Italia? Prima sicuramente si scontrerebbe con la cupolona anticiclonica e riuscirebbe a portare dei temporali esclusivamente sulle Alpi. Ma si tratterebbe, lo ripetiamo, di temporali particolarmente violenti.
Poi, forse, potrebbe provocare un ridimensionamento dell’Alta Pressione che così consentirebbe almeno una diminuzione delle temperature. Diciamo che andrebbero a realizzarsi condizioni estive più docili.
Però sapete che succederebbe qualora l’aria fresca riuscisse a sfondare l’Alta Pressione? Il finimondo, appunto. Perché con tutto il caldo lasciato in eredità dall’africano si scatenerebbero contrasti termici paurosi, di quelli capaci di far nascere le cosiddette super celle temporalesche. Di quei contrasti capaci di generare temporali distruttivi.
Quindi auguriamoci di cuore che il cambiamento sia graduale perché così – forse – andremo verso un altro tipo d’estate. Un’Estate normale (magari).
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