Sydney è una città dal clima notoriamente mite, infatti la media delle massime nei mesi estivi (dicembre-febbraio) è pari a +26°. Ma bisogna dire che la metropoli, pur trovandosi sulla costa e quindi risentendo dell’effetto mitigatore dell’Oceano, ha alle spalle un vasto e arroventato deserto, che ricopre buona parte del centro-nord dell’Australia. Proprio da qui è giunto lo scorso 1° dicembre il Brickfielder, un vento caldissimo e secchissimo che spira da w e n/w. Questo vento accompagna le depressioni in cui sono inseriti fronti freddi da s/w e precede in genere il passaggio di forti temporali e venti intensi meridionali, decisamente più freschi. Un pò quello che è successo 2 giorni fa.
La massima nella metropoli si è avuta poco dopo le 15:00, dopo raffiche violente di Brickfielder che hanno fatto precipitare l’u.r. all’11%. Ma subito dopo il vento è girato a sud e si è avuto un impressionante sbalzo termico: la temperatura in un’ora è scesa di 17°, portandosi a +25°, con l’u.r. schizzata a quasi il 90%! Miracoli del cambio di circolazione e del passaggio del fronte freddo. Addirittura in serata si è scesi a +20°, con vento da s/e e un po’ di pioggia debole sotto forma di rovesci. E il giorno dopo, sotto la spinta di freschi venti meridionali, il termometro non è salito sopra i +21° (ben 21° in meno di 24 ore!!!).
Questo evento non è eccezionale, in quanto si ripetono spesso situazioni del genere, ma fanno davvero impressione i +42° di massima (+16° rispetto alle medie del periodo) e tutti quei gradi persi in così poche ore!