Italia spaccata in due: da alcuni giorni stiamo assistendo a una netta contrapposizione meteo-climatica tra Nord e Sud. Se da un lato il clima è tutto sommato gradevole, dall’altro lato stiamo registrando temperature altissime e non mancano picchi – soprattutto tra le due Isole Maggiori – di 40°C.
Perturbazioni atlantiche vs Anticiclone africano: le sostanziali differenze sono imputabili alla guerra in atto tra le possenti perturbazioni atlantiche e l’Alta africana. Quest’ultima è costretta a difendersi da assalti perturbati più convincenti e capaci di inserirsi sul Mediterraneo occidentale. Non a caso stiamo registrando un peggioramento anche nelle regioni del Centro Italia, peggioramento che domani prenderà piede anche sulla Sardegna e che rischia di apportare fenomeni localmente violenti sull’Appennino centro settentrionale.
Prima settimana d’agosto col gran caldo: quanto scritto sopra potrebbe illudervi, facendovi ipotizzare un cambiamento imminente. Ma non è così. Purtroppo siamo costretti a confermare un prolungamento del caldo sino al 10 agosto, caldo che tra l’altro si propagherà alle regioni settentrionali dove si potrebbero registrare le temperature più alte. Al Sud, al contrario, la calura sarà meno violenta di oggi.
Il bivio di metà agosto: diciamo che al momento i modelli, ad oggi, continuano a proporci due soluzioni. GFS, il modello americano, ci dice che il caldo potrebbe durare addirittura dopo Ferragosto. Il modello europeo ECMWF, invece, prova a tracciare un percorso diverso che andrebbe a condurci nell’abbraccio della prima vera rottura stagionale (quella che un tempo era la tipica rottura estiva post ferragostana).
Chi avrà ragione? Volete un parere obbiettivo? Alla luce di alcuni indici climatici – leggasi ad esempio le anomalie termiche delle acque superficiali oceaniche – possiamo ipotizzare un prolungamento del calo sino a Ferragosto e forse addirittura oltre. Insomma, la lunga estate 2015 pare proprio destinata a proseguire.