CUPOLONE AFRICANO – Si è ulteriormente consolidata la presenza anticiclonica sub-tropicale sul Mediterraneo Centro-Orientale, con diretto afflusso di masse d’aria calde dall’entroterra nord-africano che vanno ad esaltare un tepore davvero inconsueto (ultimo periodo caldissimo in tutta Europa, leggi qui). In questo frangente si è attenuata la spinta della Depressione d’Islanda, le cui perturbazioni tempestose non appaiono più così predominanti sul contesto europeo come avveniva fino a qualche giorno fa. Non si creano però al momento le condizioni per discese fredde artiche in Europa e l’imponente rimonta dell’alta pressione nord-africana sul Mediterraneo si spiega con il contestuale sprofondamento di una goccia fredda sui settori algero-marocchini. Aria moderatamente fredda è scesa quindi fino a latitudini piuttosto basse sull’Africa nord-occidentale, incentivando la risposta d’aria calda poco più ad est che va ad interessare direttamente anche l’Italia.
CALDO DA RECORD SULL’ITALIA – Le regioni centro-meridionali sono sotto la morsa dell’anticiclone africano, che favorisce condizioni soleggiate con temperature abbondantemente sopra la norma. Viceversa, il Nord risulta più ai margini rispetto all’influenza dell’anticiclone africano e proprio le regioni settentrionali sono state interessate da un veloce transito perturbato che ha portato ulteriori precipitazioni al Nord-Est nelle prime ore della giornata, con persino fenomeni a sfondo temporalesco e grandinigeni tipici del periodo primaverile inoltrato. La colonnina di mercurio ha raggiunto picchi davvero folli in alcune aree del Sud e lungo le regioni centrali adriatiche, fino addirittura a 25-26 gradi nelle ore centrali del giorno. A conferma dell’eccezionalità delle temperature così elevate per febbraio, sono stati già sgretolati alcuni record mensili in alcune località durante il fine settimana appena trascorso ed altri sono stati sgretolati quest’oggi (leggi qui l’approfondimento).
PROSSIMA FINE DEL CALDO ANOMALO – Questa situazione così atipica tenderà a smorzarsi verso metà settimana, quando l’anticiclone africano allenterà la morsa e gradualmente giungeranno correnti più fresche d’origine atlantica.