CALDO INTENSO NON DURATURO – L’acuto dell’anticiclone africano è atteso nei prossimi giorni, grazie all’affondo di un’onda depressionaria verso la Penisola Iberica. Le sorti meteo immediatamente successive sono legate proprio a questa trottola ciclonica, che sembra in grado di riuscire a sfondare in parte verso est-nord/est, quanto basta per sgonfiare la bolla africana sulla nostra Penisola. Sarà giovedì la giornata chiave nella quale l’erosione del campo anticiclonico diverrà piuttosto evidente, almeno al Nord. La mappa in alto mostra proprio l’influenza del bordo orientale della depressione, che sarà capace di sospingere masse d’aria più fresche in quota attraverso correnti sud/occidentali: quest’ingresso d’aria fresca andrà a contrastare con l’aria più calda ed umida nel frattempo accumulatasi nei bassi strati, andando a creare un mix esplosivo.
RISCHIO FORTI TEMPORALI – Un primo parziale incremento dell’instabilità è atteso mercoledì con temporali a carattere più diffuso in montagna, ma sarà poi la giornata di giovedì a veder entrare in azione più direttamente il peggioramento su parte del Nord, per via di una perturbazione che andrà ad addossarsi all’Arco Alpino, dopo aver lentamente percorso Francia e Spagna. L’intrusione delle infiltrazioni più fresche in quota faranno da miccia per l’innesco di temporali anche localmente violenti non solo su Alpi e Prealpi, ma anche in Val Padana specie nelle aree pianeggianti a nord del fiume Po. E’ ancora prematuro per il momento dare dettagli sull’entità e localizzazione dei fenomeni, ma è presumibile che, dato l’accumulo di calore sul catino padano, si creerà un serbatoio d’energia tale da poter esaltare i moti ascensionali.