Si è parlato tanto, tantissimo di un’Estate latitante. Si cercava la svolta meteo, la svolta stagionale che potesse esprimere potenzialità sinora inespresse.
Con Luglio ecco il cambio di marcia. L’Alta Pressione, che fino a qualche giorno fa stava sulla Penisola Iberica e più in generale sull’Europa occidentale – dando luogo a temperature estremamente elevate tanto da far cadere record soprattutto nel Regno Unito – si è portata su di noi. Chiaramente l’aria calda sahariana ha fatto schizzare le temperature su valori superiori alle medie stagionali e non è ancora finita! L’aumento è importante, continuerà, ma non è certo eccezionale.
La domanda che ci si pone è se durerà o meno. Soprattutto quanto durerà. Beh, osservando le autorevolissime proiezioni termiche possiamo dirvi che già a metà settimana avremo una diminuzione delle temperature. Diminuiranno perché arriverà aria senz’altro meno calda di natura oceanica, quindi da ovest. Oltre al calo termico darà luogo anche a dei temporali.
Intendiamoci, non immaginiamoci rinfrescate come accaduto i giorni scorsi. Avremo più che altro un ritorno verso valori consoni al periodo e badate bene, non è così scontato come potrebbe sembrare. Parlare di normalità climatica, dopo anni di anomalie, è in un certo senso una conquista.
Che poi possa esserci un’alternanza tra fiammate africane e temporanee rinfrescate, è un altro discorso. Diciamo che quest’estate si sta rivelando decisamente diversa dalle passate, diversità derivanti da alcune dinamiche che affondano radici lontano dall’Italia. Ad esempio, ne parlavamo tempo addietro, le acque superficiali dell’Atlantico subtropicale sono più fredde del normale e questo potrebbe incidere sull’entità e la durata delle eventuali ondate di caldo dal nord Africa. Ma lasciamo stare questi dettagli, quel che interessa è il risultato finale e quest’anno potrebbe essere un risultato definitivo inaspettato.