La profonda circolazione depressionaria, presente sul Vicino Atlantico, sta causando venti molto intensi da ovest-sud/ovest sulle coste atlantiche europee maggiormente esposte, in particolare sulla Galizia, la Cornovaglia e la Normandia, ove i venti hanno raggiunto picchi d’intensità superiori ai 100 km/h. Il vento così violento deriva dall’elevatissimo gradiente barico innescato dal minimo barico, il quale ha raggiunto valori prossimi ai 975 hPa appena a sud/ovest dell’Irlanda.
Il treno delle perturbazioni atlantiche si estende dall’Europa Occidentale fino al Baltico, senza riuscire ad andare oltre per la persistenza di un relativo campo anticiclonico sulla Scandinavia e soprattutto sulla Russia, mentre in prossimità del Mar Nero insiste una saccatura instabile in quota. Il sistema perturbato più consistente è quello che possiamo osservare alle porte del Golfo di Biscaglia, con rovesci di pioggia particolarmente abbondanti sulle zone settentrionali iberiche.
L’intera struttura depressionaria è alimentata da un afflusso d’fredda polare-marittima. Questa discesa di correnti fredde sta determinando l’espansione verso sud della saccatura ciclonica nord-atlantica ed è proprio da quest’affondo depressionario, al largo del Portogallo, che scaturirà l’imminente ulteriore risalita subtropicale dell’anticiclone nord-africano verso il bacino del Mediterraneo.
Per il momento l’anticiclone è proteso sul Mediterraneo in maniera ancora timida, tanto da non riuscire ad impedire il trapasso delle frange nuvolose più innocue delle nubi collegate ai fronti atlantici. Il Nord è interessato da questa nuvolosità già dalla scorsa notte, con riflessi sulle temperature: si è infatti notevolmente ridotta l’escursione termica con diffuso aumento delle temperature minime, mentre i valori massimi sono calati per via dell’assenza del soleggiamento.
Va sicuramente posto l’accento sulle infiltrazioni d’aria umida da sud/ovest, che sono quelle responsabile dell’addossamento di nubi medio-basse più compatte tra il Levante Ligure e l’Alta Toscana, le zone maggiormente esposte dal punto di vista orografico a questa circolazione che sta pertanto causando piovaschi, seppure molto deboli, in un contesto meteo assai uggioso.
In queste ore un po’ di nubi sono giunte anche lungo le regioni centrali della Penisola, mentre il Sud resta sostanzialmente al riparo per la maggiore presenza dell’anticiclone. L’alta pressione appare destinata a rafforzarsi ulteriormente soprattutto al Centro-Sud, mentre il Nord resterà costantemente esposto agli spifferi umidi atlantici. Non è certo una novità quando entra prepotentemente in azione l’anticiclone africano, visto che, non di rado, anche in piena estate possiamo talvolta osservare uno Stivale spaccato a metà, con nuvolaglia in transito al Nord e gran sole con caldo rovente al Meridione.