Si sveglia l’inverno nell’estremo oriente russo, dove la Siberia si getta nell’Oceano Pacifico.
La regione di Habarovsk è sotto l’influenza di un potente ciclone che ha portato abbondanti nevicate accompagnate da forte vento. In città il manto nevoso è rapidamente salito a 21 cm e la temperatura si mantiene molto bassa, con estremi il 4 dicembre di -13/-8,2°C, anche se in risalita rispetto ai -21,4°C raggiunti il 2 dicembre.
Le bufere di neve hanno interessato molte zone della regione di Habarovsk, accompagnate da raffiche di vento fino a 80 km/h. In città la nevicata ha causato grossi disagi al traffico e numerosi incidenti. Grosse difficoltà anche nei collegamenti stradali tra Habarovsk e le città di Birobidzhan, Komsomolsk-Na-Amure e Vladivostok.
Le nevicate sono state abbondanti sia su Birobidzhan che Komsomolsk-Na-Amure, con un manto nevoso che ha raggiunto rispettivamente 31 e 24 cm, mentre a Vladivostok è caduta neve mista a pioggia che è gelata al suolo, generando un pericoloso strato di ghiaccio con conseguenti ingorghi e incidenti stradali, guarda il video.
Anche a Vladivostok, nonostante la città sia affacciata sul mare, la temperatura è molto bassa, con valori termici che il 4 dicembre sono stati di -9,8/-2,7°C, all’incirca nella media del periodo, ma sul finire di novembre è scesa fino a -14,1°C.
Tutto l’estremo oriente russo è molto freddo e nevoso perché riceve costanti apporti di aria siberiana che si umidifica una volta raggiunto il mare. Tutti gli inverni vari intensi cicloni colpiscono questa zona portando fortissime tormente di neve, ma generalmente un rialzo delle temperature, che nel trimestre invernale sono normalmente bassissime, con medie che in gennaio – il mese più freddo – sono di -19,8°C a Habarovsk e -12,3°C a Vladivostok.
Tutte le foto si riferiscono a Habarovsk e sono tratte dal sito del comune della città khabarovskadm.ru