ARTICO IN POMPA MAGNA – Dopo una primavera quanto mai bizzarra, come ciliegina sulla torta mancava solamente un ondata di freddo e neve fra le più tardive che si ricordano negli ultimi decenni, che ha colpito principalmente il Nord e parte delle regioni centrali, mentre invece il Sud è rimasto ai margini con clima ben più consono al periodo. L’impulso perturbato odierno è stato accompagnato dall’intrusione di masse d’aria fredde artiche, con maltempo che ha interessato in misura maggiore la Lombardia ed il Triveneto. Fra la notte e la prima parte della mattina si sono avute precipitazioni insistenti, con temperature scese in picchiata anche di oltre 15 gradi. Si segnalano precipitazioni abbondanti, le ennesime della primavera, con accumuli anche diffusamente superiori ai 50 mm in Lombardia, anche in pianura, e sul Veneto.
NEVICATE ECCEZIONALI – L’aspetto meteorologico più eclatante è costituito sicuramente dalle nevicate fuori stagione che hanno ammantato le aree alpine. Non solo l’aria fredda in quota, ma anche l’incisività della perturbazione con precipitazioni intense hanno favorito l’abbassamento del livello delle nevicate su livelli del tutto eccezionali per il periodo e riportando scenari da pieno inverno. Le temperature sono crollate in picchiata, su valori più novembrini che da fine maggio: in diverse località della Val Padana la colonnina di mercurio ha faticato a portarsi sopra i 10 gradi, dove ad esempio su Milano prima che giungessero le schiarite nel corso del pomeriggio. La neve ha stravolto inevitabilmente il Giro d’Italia che proprio in questi giorni percorre le Alpi: annullata la tappa di oggi e modificata quella di domani.