La falsa partenza dell’estate ha prodotto un’ondata di calore senza precedenti, ma ora è tempo di trovare un maggiore equilibrio. Per colmare l’anomalia rovente della prima decade del mese, servirebbe un evento estremo di natura opposta, cioè un drastico ritorno invernale. Ebbene, non sta per accadere nulla di tutto questo: semmai stiamo solo per apprezzare la primavera che torna sui suoi canoni tradizionali.
L’eredità calda lasciata dalle correnti nord-africane ha resistito fino all’ultimo, con punte di temperatura ancora superiori ai 25 gradi. Quel che resta del caldo sta per essere spazzato via dall’assalto temporalesco e soprattutto dell’aria più fredda al seguito: nell’arco delle prossime 24 ore la diminuzione termica sarà assai rilevante, con effetti più pesanti sui versanti orientali della Penisola, quelli maggiormente esposti alla discesa del ramo freddo ed instabile.
Il brusco sbalzo termico non potrà certo non essere percepito in misura forte anche perché ormai, dopo oltre 10 giorni, il nostro organismo si stava abituando alle temperature sopra la norma, di stampo persino estivo. La caduta in basso delle temperature sarà ancor più esaltata dai venti, che contribuiranno a far sentire maggiormente il fresco, anche se si tratterà pur sempre di un clima consono a questa fase primaverile. Il ritorno della neve sulle Alpi e sulle maggiori alture appenniniche non costituisce altresì un evento per questo periodo, semmai la stranezza sono stati questi primi 12 giorni di aprile.