L’intrusione d’aria fresca, antecedente la seconda ondata di caldo, genererà contrasti termici “paurosi” ed è facile ipotizzare manifestazioni atmosferiche preoccupanti. Si creeranno le condizioni ideali per la genesi di celle temporalesche particolarmente ficcanti, oseremo dire “cattive”. L’entità del maltempo è ben rappresentata nella mappa delle precipitazioni settimanali, laddove si evincono accumuli di pioggia localmente importanti.
I quantitativi maggiori dovrebbero coinvolgere le zone alpine orientali, con oltre 100 mm. Su tutto il Nordest dovrebbe piovere davvero tanto e i 70 mm, carta alla mano, si dovrebbero superare agevolmente. Accumuli tra 50 e 70 mm potrebbero coinvolgere anche le zone al confine tra Abruzzo e Molise, inoltre è importante sottolineare una maggiore distribuzione delle precipitazioni che stavolta dovrebbero coinvolgere l’Italia intera.