Il gran caldo, con temperature attorno ai 40 gradi, ed il clima secco, dovuto all’espansione della bolla rovente sahariana, hanno favorito la propagazione di immensi roghi boschivi sulle Canarie che hanno mandato in fumo migliaia di ettari di vegetazione tra Tenerife, La Palma e La Gomera. Migliaia le persone evacuate dai centri abitati minacciati dalle fiamme.
Il rogo più vasto è quello che imperversa sul sud dell’Isola di Tenerife, dove ha bruciato oltre 1800 ettari nei comuni di Vilaflor e Adejde, raggiungendo anche il parco nazionale protetto di Teide, dichiarato nel 2007 patrimonio dell’umanita’ dall’Unesco. Purtroppo metà del parco è andato distrutto dalle fiamme. Gli interventi degli aerei antincendio sono complicati dalle caratteristiche dell’area montagnosa, che non facilitano l’intervento.