Una vasta saccatura continua ad estendersi dalla Penisola Scandinava a buona parte dell’Europa Centro-Occidentale, mantenendo attivo il perno ciclonico posizionato appena ad ovest del Canale della Manica. Il suddetto vortice mantiene caratteristiche fredde ed è responsabile della nevicate che hanno interessato buona parte del Regno Unito fino in pianura, dall’Inghilterra fino all’Irlanda..
Dopo le nevicate, i valori termici sono scesi notevolmente durante la scorsa notte, laddove le condizioni meteo lo hanno consentito. Sulla Scozia i valori sono scesi fino a -7°C su Glasgow ed Edimburgo, temperature non lontane dai valori più bassi storici. Nel frattempo, un nuovo impulso perturbato freddo proveniente da nord ha raggiunto in queste ore la Scozia, con precipitazioni nevose fino a bassa quota.
Si è aperto infatti un nuovo viatico per le correnti d’origine polare che si stanno riproponendo attraverso il Mar di Norvegia in direzione delle Isole Britanniche, con la conseguenza d’alimentare l’intera struttura ciclonica. L’alimentazione artica è direttamente riconducibile all’aggancio dell’Alta Pressione oceanica, in espansione verso nord-nord/est, con il regime altopressorio termico stazionante fra Circolo Polare Artico e Groenlandia.
Il Mediterraneo Centrale ed il nostro Paese sono interessati dal bordo ascendente periferico della saccatura, ove risalgono correnti d’aria più mite oceanica sospinte da venti occidentali. La catena di perturbazioni, a cui abbiamo assistito nell’ultimo periodo, si è temporaneamente interrotta ed il fronte, transitato ieri sul Centro-Sud, in nottata si è spinto verso la Penisola Balcanica. Al seguito del fronte, una linea instabile ha interessato le regioni meridionali tirreniche, con piogge che hanno interessato ad inizio giornata anche la Calabria, regione letteralmente in ginocchio per le abbondanti precipitazioni delle ultime settimane.
Il flusso occidentale mantiene spiccata instabilità anche lungo tutte le regioni centro-settentrionali tirreniche e sulla Liguria, zone ove si addensano nubi che recano piovaschi sparsi, anche in assenza di veri e propri passaggi perturbati. Pioviggini interessano anche alcune aree della pianura lombarda e piemontese: proprio queste zone saranno interesse da un primo cospicuo peggioramento nel corso della giornata, collegato al progressivo incedere della struttura depressionaria verso est.
La saccatura si porterà verso il week-end sul cuore dell’Italia, aprendo la strada ad un flusso di correnti relativamente fredde ed instabili di origine artica-marittima , le quali determineranno un drastico ridimensionamento termico rispetto alle temperature medio-alte degli ultimi giorni. Quest’oggi, nonostante la temporanea pausa delle correnti sciroccali nord-africane, le temperature non hanno faticato a raggiungere punte di 18-19 gradi sui versanti centro-meridionali adriatici e su talune località delle regioni meridionali. Valori nettamente più bassi sulla Val Padana occidentali, grazie alle nubi basse ed agli strati nebbiosi.