Il tempo è in fase di miglioramento:
le turbolenze primaverili hanno provocato ferite così profonde che la guarigione si sta rivelando più faticosa del previsto. Nonostante il miglioramento delle condizioni meteorologiche sia evidente, l’instabilità che si manifesta durante il pomeriggio sta producendo effetti localmente devastanti. Ieri, ad esempio, è toccato ad alcune zone del Molise mentre nei primi giorni della settimana vi furono nubifragi sparsi tra le centrali e la Sardegna.
Europa inondata:
è da giorni che vi proponiamo numerosi approfondimenti riguardanti le catastrofiche inondazioni che stanno investendo varie Nazioni dell’Europa centro orientale: dall’Austria alla Germania, dalla Slovacchia alla Repubblica Ceca sino alla Polonia. Il Danubio, e i suoi principali affluenti, hanno raggiunto livelli record e in taluni casi non si registrava un’onda di piena così grossa da più di 500 anni!
Un po’ di respiro:
fortunatamente la situazione sta migliorando, perlomeno ha smesso di piovere. Da un lato stiamo assistendo alla prima incursione anticiclonica africana, che punta diritta il Mediterraneo, dall’altro c’è stata la resa dell’ampia depressione che ha causato i succitati disastri. Tuttavia, è bene rimarcarlo, nei prossimi giorni assisteremo all’ennesimo cambio circolatorio e l’Atlantico – mai domo – avrà modo di inviare un’altra depressione.
Weekend estivo:
finalmente possiamo dirlo: ci aspetta un fine settimana soleggiato e caldo. L’ulteriore spinta verso nord dell’Anticiclone Africano fornirà la giusta protezione alla stragrande maggioranza delle nostre regioni. Le temperature aumenteranno e localmente si dovrebbero superare i 30°C. Attenzione però, domenica cominceranno ad affluire un po’ di nubi da ovest a riprova di un graduale cedimento pressorio sulla Penisola Iberica.
Richiamo pre-frontale:
come detto in più di un’occasione, più che un consolidamento anticiclonico tipicamente estivo, trattasi di richiamo pre-frontale. Lo scivolamento di una depressione atlantica ad ovest dell’Italia, quindi tra Francia e Penisola Iberica, è la causa della risposta dinamica africana. L’area ciclonica tenderà ad evolvere verso est, erodendo rapidamente il cupolone ed apportando un graduale peggioramento per l’inserimento di masse d’aria relativamente fresca e instabile. La prima metà della prossima settimana sarà condizionata, quindi, da un tipo di tempo non dissimile da quanto osservare in questa prima settimana di giugno.
All’orizzonte cenni estivi più convincenti:
analizzando le proiezioni a lungo termine, notiamo un tentativo d’espansione dell’Anticiclone delle Azzorre in direzione del Mediterraneo. Struttura tipicamente estiva, ma che come accaduto sovente nell’ultimo decennio potrebbe avvalersi di un consistente supporto subtropicale e conseguentemente oltre al bel tempo dovrebbe realizzarsi il primo, vigoroso aumento termico stagionale. Il tutto potrebbe realizzarsi attorno a metà mese, quindi tra circa una settimana.
Focus: evoluzione sino al 20 giugno 2013
Come detto, nel fine settimana prevediamo condizioni di tempo estivo un po’ ovunque. Ciò nonostante non mancherà occasione per la manifestazione di spunti instabili consistenti specie su Alpi e aree appenniniche settentrionali. Domenica, quando si raggiungerà l’apice del caldo, sul nord Italia cominceranno ad affacciarsi sbuffi d’aria umida da ovest e l’instabilità sarà in grado di estendersi anche alle aree pianeggianti. Da lunedì, poi, correnti relativamente fresche da ovest incrementeranno la nuvolosità nel resto d’Italia con acquazzoni e temporali che si estenderanno lungo la dorsale appenninica. Le temperature, dato il tipo di circolazione, registreranno una generale flessione.
Il tutto dovrebbe esaurirsi attorno a metà settimana, pur senza escludere qualche strascico instabile evidente nelle regioni meridionali. A seguire si profila quella rimonta anticiclonica di cui s’è discusso pocanzi e che potrebbe traghettarci per l’intera durata del secondo step previsionale. Da sottolineare come le temperature dovrebbero riprendere a salire portandosi ben al di sopra delle medie stagionali.
Evoluzione sino al 25 giugno 2013
Qualora dovesse realizzarsi il consolidamento anticiclonico suddetto, è probabile che la seconda metà di giugno possa rivelarsi più stabile della prima. Tuttavia, dato l’andamento climatico di quest anno, è bene non dare nulla per scontato.
In conclusione.
Insomma, l’estate pur a fatica sembra avere tutta l’intenzione di stabilirsi definitivamente sul Mediterraneo. Ciò non toglie che nuove incursioni instabili possano minarne – seppur temporaneamente – la tenuta.