Via l’Africa:
finalmente! Con oggi si conclude la terza, possente sfurata africana stagionale. Per il sud, Sicilia compresa, ad onor del vero è da circa un mese che le temperature rimangono – grado più grado meno – superiori alla norma. Non è un azzardo, quindi, affermare che in alcune regioni è un’ondata di caldo durata più di un mese. Da qui a sostenere che è peggio del 2003, però, c’è di mezzo un oceano.
Il cambio circolatorio:
chi ha poca dimestichezza in materia, si starà domandando la ragione che ha spinto il vento fresco da nord ad interessare l’Italia. La spiegazione è relativamente semplice, perché chi ci segue quotidianamente avrà ben chiare le dinamiche bariche che hanno contraddistinto le ultime settimane e soprattutto gli imprescindibili movimenti verificatisi durante il weekend. E’ giusto rammentare che la cupola africana è stata spinta frequentemente sull’Italia dallo sprofondamento di varie saccature in pieno Atlantico – laddove le acque superficiali risultavano più fredde del normale. Negli ultimi giorni, invece, su quella parte d’Oceano è salita la pressione, grazie all’Anticiclone delle Azzorre. Anticiclone che si sta dirigendo verso est e che tramite la propaggine orientale ha agito come scivolo alle correnti molto fresche provenienti dalla Scandinavia.
Temperature in forte diminuzione:
il calo è cominciato nelle regioni settentrionali, è proseguito su quelle centrali e terminerà col mezzogiorno. E’ evidente che la flessione si percepirà maggiormente laddove in precedenza si registravano le temperature più alte. Al sud e in Sicilia, anche domenica, il termometro ha superato i 40°C, ragion per cui la flessione di circa 10°C sembrerà maggiore rammentando le condizioni di partenza.
Arriva l’Alta delle Azzorre:
dopo aver raggiunto le Nazioni dell’Europa occidentale, si dirigerà sull’Italia dove prevediamo condizioni di tempo stabile ed assolato. Le temperature registreranno un rialzo, sia perché si attenuerà il vento, sia perché affluirà aria un po’ più calda. Avremo peraltro valori sopportabili, considerando che le punte più alte si attesteranno attorno ai 35-36°C – che comunque, è bene rammentarlo, sono pur sempre valori superiori alla norma.
Nord con la coperta corta:
trovano conferme le proiezioni che indicavano una maggiore esposizione delle regioni settentrionali verso le perturbazioni atlantiche. La circolazione depressionaria continuerà ad interessare gli Stati dell’Europa centro settentrionale, in particolare l’asse britannico-scandinavo. I sistemi nuvolosi, sfruttando le difficoltà anticicloniche a valicare momentaneamente le Alpi, riusciranno a raggiungere l’arco alpino e causeranno un’accentuazione dell’instabilità.
Break Atlantico?:
Torniamo sull’argomento perché i più autorevoli modelli di previsione continuano ad assegnarci una saccatura nord atlantica attorno al 23-24 di luglio. Secondo il Centro di Calcolo Americano (GFS) verrebbero interessate parzialmente e rapidamente le regioni centro settentrionali, con instabilità crescente e calo termico sostanziale. Secondo il Centro Europeo (ECMWF) l’ingresso avverrebbe più ad ovest e la successiva rimonta anticiclonica sull’Europa centrale andrebbe ad isolare una pericolosa goccia fredda sui nostri mari. Dovesse prevalere quest’ultima ipotesi, si avrebbe la materializzazione del primo, vero break stagionale.
Focus: evoluzione sino al 29 luglio 2012
L’arrivo dell’alta pressione condurrà ad una stabilizzazione delle condizioni meteo. Le giornate migliori saranno quelle di mercoledì e giovedì, quando il tempo sarà splendido un po’ ovunque e le temperature registreranno un generale rialzo. Nel weekend riprenderemo ad osservare dei temporali sulle Alpi, che sfoceranno sempre più facilmente nelle zone pianeggianti. Al centro sud e nelle isole continuerà a splendere il sole e tornerà a fare un po’ di caldo.
La prossima settimana potrebbe cominciare con l’ingresso di correnti più fresche da settentrione, che andrebbero ad innescare una nuova diminuzione delle temperature. La flessione potrebbe condurci su valori inferiori alla norma, seppur per pochi giorni. Ipotesi che considera il transito della saccatura atlantica con asse più settentrionale, mentre dovesse passare più a sud (ipotesi del modello Europeo ECMWF) il tempo potrebbe addirittura peggiorare su gran parte del Paese.
Evoluzione sino al 03 agosto 2012
A prescindere dalla realizzazione dell’uno o dell’altro scenario, gli ultimi giorni di luglio e l’esordio d’agosto potrebbero avvenire in condizioni anticicloniche e ancora una volta potrebbe essere l’Alta Pressione delle Azzorre a portare il bel tempo.
In conclusione.
Insomma, quel che emerge dall’editoriale è la spasmodica ricerca di una normalità stagionale che mancava da tempo. Ricerca che, al momento, sembra poter dare qualche frutto.