Le dinamiche bariche attuali vedono l’Europa Occidentale preda di una vasta struttura depressionaria, ora sempre più alimentata da correnti fredde di provenienza artico-marittima. Queste stesse correnti danno manforte al vortice freddo piombato da est verso le Isole Britanniche ed ora inglobato all’interno della poderosa profonda depressione con perno sul Golfo di Biscaglia.
L’aria artica, in discesa verso il Mar di Norvegia e le Isole Britanniche, trova la strada aperta per il corridoio che si è formato fra l’Anticiclone in Aperto Atlantico e quello di recente formazione polare, il quale ha esteso un suo ramo verso la Groenlandia e l’Islanda. Il lobo canadese del Vortice Polare non permetterà la genesi di un blocco anticiclonico sui meridiani di carattere duraturo, ma l’alimentazione artica resterà in piedi per qualche giorno, riuscendo poi ad espandersi fin verso l’Europa Mediterranea.
Non mancherà un coinvolgimento della nostra Penisola, attualmente invece interessata da una componente d’aria molto mite di provenienza sud/occidentale. Sarà proprio la ripresa dell’attività del Vortice Polare in sede canadese a sfornare nuovi sistemi depressionari verso l’Atlantico Islandese, dando così l’input allo spostamento verso levante dei principali attori protagonisti dello schema barico: l’Anticiclone sub-tropicale oceanico andrà così ad affacciarsi verso il Portogallo nel week-end, mentre la poderosa saccatura depressionaria slitterà verso i meridiani centrali europei ed il cuore del Mediterraneo.
Una profonda depressione secondaria si formerà tra Mar Ligure e l’Adriatico Settentrionale nella giornata di Sabato, come conseguenza dell’avvicinamento progressivo dell’aria più fredda, preceduta da un intenso ramo perturbato. L’evoluzione sarà molto dinamica ed entro Domenica la rasoiata fredda perturbata, con direttrice delle correnti in prevalenza da Nord-Ovest, sul bordo occidentale della saccatura, avrà attraversato l’intera Penisola per poi rapidamente spostarsi a pendolo verso levante.
Al seguito del transito depressionario a carattere freddo, si affaccerà un modesto promontorio anticiclonico che assicurerà una breve pausa di tempo più stabile. Il promontorio altopressorio sarà tuttavia rapidamente eroso dall’ennesima saccatura depressionaria oceanica, associata ad una perturbazione che già alla fine della giornata di Lunedì, sospinta da aria più mite porterà le prime conseguenze piovose, sui settori occidentali. Per quanto concerne la Val Padana occidentale, esistono le probabilità di un nuovo episodio nevoso, poiché l’aria più mite ed umida tenderà a sovrapporsi allo strato d’aria più fredda presente al suolo.
Aria più fredda seguirà anche quest’ennesimo passaggio depressionario, con correnti che inizialmente affluiranno dalla Valle del Rodano. Successivamente, fra Giovedì 12 e Venerdì 13, l’Anticiclone oceanico tenderà a risalire di latitudine ed espandersi dalle Penisola Iberica verso il Mare del Nord, l’area baltica e parte dell’Europa Centrale. In tal modo, sul nostro Paese giungeranno correnti più fredde dai Balcani che penalizzeranno soprattutto le regioni adriatiche e quelle meridionali, con una persistente circolazione depressionaria tra Ionio ed Egeo.
Tirando le somme, per il modello di Reading si annuncia un periodo molto vivace e caratterizzato da vicende alterne. Non s’intravede al momento nessuna brusca ondata di freddo (la breve rasoiata dal Rodano del week-end resta un episodio piuttosto normale per il periodo), ma i campi di alta pressione staranno ancora ben alla larga dalle nostre regioni, le quali resteranno sulla rotta dei vari sistemi perturbati.