Se non ci fossero le Alpi occidentali le previsioni meteo sarebbero più attendibili. La barriera alpina supera i 4000 metri, e l’aria fredda prima di raggiungere la Valle Padana occidentale deve immettersi attraverso le sue valli.
I modelli matematici da giorni indicano un’evoluzione incerta per la Valle Padana occidentale, di sicuro ci sarà una riduzione delle temperature, ma non è chiaro quali saranno gli effetti del cambiamento di circolazione.
Al momento sembra esclusa un’intrusione d’aria fredda che scatenerebbe temporali di violenza estrema. Ma in virtù dell’incertezza indicata dai modelli matematici sarà utile avviare un nowcasting particolarmente accurato e continuo.
Vi abbiamo dato notizia di furiosi temporali (grandine con chicchi sino a 12 cm di diametro) che si sono abbattuti in Francia ed in Europa centrale, zone dove gli scorsi giorni c’erano state temperature molto elevate. Ma è in Valle Padana che ci sono le condizioni di base per generare temporali particolarmente intensi. Per ora l’aria fredda che innescherebbe la tempesta dovrebbe affluire lentamente, ed abbassare i tassi di umidità attualmente osservati.
Staremo vigili ed abbiamo attivato un nowcasting continuo.
Quest’anno abbiamo visto diversi eventi temporaleschi molto intensi in Valle Padana. Rammenterete il tornado dell’Emilia, così quello nei pressi di Milano di circa 10 giorni fa, per non parlare delle tante grandinate.