L’azione dell’uomo, probabilmente anche le fluttuazioni del clima, stanno causando ampi cambiamenti climatici nel Mondo e la Bolivia non potrebbe esserne l’eccezione.
Chacaltaya, il Zongo, sono vasti nevaio perenni che stanno scomparendo. Il lago di Oruro sta divenendo sempre più salato.
La superficie coperta da boschi nel settore occidentale dello Stato negli ultimi 30 anni è andato diminuendo. Questo ha determinato un aumento delle situazioni alluvionali (es. La Paz nel febbraio 2002) che si alternano a periodi di lunga siccità.
Secondo il WWF, il ghiacciaio Chacaltaya in Bolivia, come sta succendendo anche nei vicini Equador e Perù, sta scomparendo per il surriscaldamento del Pianeta che incide con una maggiore variabilità atmosferica specie nelle regioni a clima estremo.
Il ghiacciaio di Chacaltaya, posto ad oltre 5000 metri di quota, a solo 15 km da La Paz, dal 1990 ad oggi ha perso il 70% della sua massa e potrebbe scomparire entro il 2010.
Con la fusione dei ghiacciai, la fonte di approvvigionamento idrico per alcune popolazioni verrà a mancare e si realizzeranno carestia e siccità. In queste zone del Pianeta, vive una popolazione generalmente nomade a quote che vanno dai 2500 ai 4000 metri. Siamo ai confini del Pianeta.
Lo scienziato Robert Gallaire, appartenete alla comunità scientifica francese e all’ IRD, effettua da 5 anni studi meteorologici con misurazione della quantità di neve e grandine che alimentano i ghiacciai andini.
La sua preoccupazione conferma quando detto dal WWF, entro un decennio, forse 15 anni, scompariranno i ghiacciai andini che costituiscono l’80% della massa dei ghiacciai della fascia equatoriali.
Come detto, le risorse idriche della zona sono a grave rischio, i laghi tendono ad aumentare la concentrazione di sale per effetto di una riduzione di piovosità e un aumento dell’evaporazione.