E’ sempre difficile fare una previsione stagionale, soprattutto quando ci troviamo di fronte a stagioni intermedie come quelle autunnali o primaverili, ma si può certamente tentare di dedurre delle conclusioni dall’osservazione delle figure bariche in campo, che parlano e ci dicono molte piu’ cose di quello che pensiamo.
Oggi proviamo dunque a tirare le prime somme di previsione per l’autunno che ci apprestiamo a vivere. Il punto saliente di questa prima osservazione è il ritorno, direi prepotente della depressione islandese. La sua presenza è favorita da una marcato raffreddamento della Groenlandia, raffreddamento che sembra potersi addirittura intensificare fino alla fine del mese. Naturalmente quando l’acme del gelo europeo si ferma sulla fredda isola groenlandese, il canale di interscambio preferito fra masse subtropicali calde e polari fredde diventa inevitabilmente l’Atlantico nordoccidentale, e la depressione d’Islanda ne è un segno inequivocabile.
Dunque il canale depressionario occidentale è aperto, ma fino a questo momento l’Italia non è stata ancora interessata direttamente dal mite soffio oceanico carico di umidità e di piogge; ma già dai prossimi giorni un’erezione verso le regioni polari dell’alta azzorriana e un progressivo ritiro della forte alta pressione continentale europea favoriranno la decisa entrata della depressione islandese nel mediterraneo.
Ora la vera incognita del tempo dei prossimi giorni e dei prossimi mesi costerà proprio sulla tenuta di questa alta pressione orientale. Infatti sembra profilarsi, con tutti i se e i ma del caso un classico schema a omega rovesciato con una forte alta continentale a est, una depressione isladndese attivissima a basse la titudini osccillante fra Spagna e Italia, e un’alta azzorriana a ovest ad alimentare la depressione islandese. Con una configurazione di questo genere le regioni nord occidentali e settentrionali in genere subirebbero intense persistenti precipitazioni con rischio idrogeologico alto, tanto più alto quanto più l’alta orientale costituisse blocco al naturale flusso verso est delle depressioni atlantiche.
Quindi possiamo oggi dire con una certa sicurezza che il pericolo siccità per il nord ovest sembra poter avere fine, ma che la situazione idrogeologica della nostra penisola dovrà essere monitorata continuamente in questo autunno che sembra potere avere delle carattersistiche molto piovose per il nord della penisola.