SACCATURA SFILACCIATA – Questa prima parte di giugno è trascorsa sotto l’impronta di una vasta depressione sul comparto centro-settentrionali europeo, che aveva scalzato quell’anticiclone anglo-scandinavo assoluto dominatore della parte conclusiva di maggio. Il vasto serbatoio instabile-perturbato si è continuamente rigenerato attraverso rifornimenti freddi di provenienza artica, che hanno comportato alle alte latitudini temperature decisamente più basse rispetto agli standard di questo periodo. Ora la circolazione depressionaria ha perso un po’ di smalto ed osserviamo due centri motori ben distinti, il primo in Scandinavia ed il secondo, più profondo, appena al largo del Regno Unito.
ALTA PRESSIONE RISALE DI LATITUDINE – L’approfondimento della struttura ciclonica a largo dell’Irlanda comporta ulteriore maltempo per diverse zone del Regno Unito, ma al tempo stesso ha favorito la risalita del flusso instabile atlantico appena a nord delle Alpi: si crea così un po’ di respiro per l’anticiclone afromediterraneo, il quale sta già avendo modo di riappropriarsi del bacino centro-occidentale dell’Italia. La rimonta anticiclonica sub-tropicale non è ancora importante ed infatti l’aria rovente resta al momento ancora rintanata verso l’Algeria e la Tunisia. Ben diversa la situazione sull’estremo est dell’Europa, dove è presente una bolla d’aria caldissima che abbraccia Turchia, Mar Nero e Russia meridionale.
IN ITALIA SOLO TRANSITI DI NUBI STERILI – Sul nostro Paese affluiscono ancora correnti dai quadranti occidentali, in un contesto meteo ben più stabile. Lo scorrimento delle correnti in quota presenta ormai anche sul Nord Italia una curvatura debolmente anticiclonica e non più ciclonica, come accadeva dei giorni passati: su tutto il Centro-Nord sono transitate nubi di scarsa consistenza, in prevalenza velature, che non hanno nemmeno inciso troppo sul normale soleggiamento. La cumulogenesi ad evoluzione diurna pomeridiana non è stata capace di dar luogo a fenomeni di rilievo, a conferma di una condizione atmosferica non più così propizia per i moti convettivi. Tuttavia, nelle ore serali, qualche rovescio locale si potrà manifestare sull’Arco Alpino.