ALTA PRESSIONE TRA DUE FUOCHI: l’Italia è protetta da una struttura anticiclonica che si estende verso nord e che tenta in tutti i modi di limitare le pesantissime influenze occidentali e orientali. A ovest permane una grossa area depressionaria i cui effetti si estendono alla Sardegna e sul Nordovest. A est continua ad affluire aria gelida e qualche sbuffo d’aria fredda è riuscito a penetrare all’estremo Sud.
PROSPETTIVE DI MALTEMPO: le probabilità sono in crescita esponenziale. Mentre ieri v’erano pochi modelli concordi, le emissioni odierne ci danno una panoramica più omogenea. Lo spostamento dell’Alta Pressione verso la Penisola Iberica, in parziale estensione sulla Francia, dirotterà una perturbazione nordica sull’Italia. Oltre al peggioramento, che scivolerà rapidamente da Nord a Sud, percepiremo un abbassamento delle temperature che perlomeno si riporteranno su valori più consoni al periodo.
INVERNO AL CAPOLINEA? NON ANCORA: guai a dar per spacciato l’inverno. Quanto scriviamo da tempo sembra trovare riscontro nelle proiezioni a lungo termine. Modelli che iniziano a fiutare quella dinamicità tipica di fine stagione e che potrebbe tradursi – anche grazie alle dinamiche a carico del Vortice Polare – in affondi artici consistenti. Diciamo che a cavallo tra fine febbraio e i primi di marzo potremmo assistere a un ritorno dell’inverno con prospettive di neve anche a bassa quota.
PRIMAVERA FREDDA? Quanto osservabile in atmosfera ci induce a credere in una prima parte primaverile all’insegna del freddo e del tempo instabile. Seguiteci perché nei prossimi giorni dedicheremo degli approfondimenti in tal senso.