Dopo la lunga parentesi di caldo estremo, col record assoluto lettone battuto per due giorni di fila a Ventspils e con molti altri record demoliti tra Lituania, Lettonia ed Estonia, le temperature sono infine calate e da alcuni giorni si ripetono temporali talvolta piuttosto violenti, con grandine e vento.
Venerdì 8 agosto i temporali si sono prolungati per molte ore e hanno portato anche forti piogge. A Kaliningrad, l’enclave russa sul Baltico, sono caduti 56 mm di pioggia tra le 6 e le 18 GMT, nelle stesse ore 41 mm nella lituana Laukuva.
43 mm invece a Riga, capitale della Lettonia, tra le 18 GMT di venerdì e le 6 GMT di sabato, nelle stesse ore 38 mm a Dobele, sempre in Lettonia.
Infine nel pomeriggio odierno le piogge hanno raggiunto anche l’Estonia dove sono caduti 22 mm a Tartu, ma dove venerdì si sono ancora superati i 30°C a Kunda, Narva e Voru.
Da sottolineare che per quanto caldissimo e con valori giornalieri record, il mese di luglio appena trascorso nella maggior parte delle località baltiche non è stato il più caldo della storia, ma più caldi sono stati il 2010 e spesso anche il 2001 o il 2003. Negli ultimi 15 anni le estati baltiche si sono infatti molto scaldate, qualche esempio: a Klaipeda le medie di luglio dal trentennio 1971/00 al periodo 2001/14 sono passate da 13,7/20,3°C a 15,5/23,1°C; a Liepaja da 13,4/20,3°C a 14,8/22,5°C; a Riga da 12,9/21,8°C a 14,6/24,6°C.