PERIODO di bassa predicibilità, la svolta si avvicina?Ormai siamo arrivati quasi a metà settembre, senza che gli scenari meteo sul Mediterraneo abbiano mostrato delle caratteristiche realmente attinenti con le prime manovre autunnali. Se escludiamo il veloce passaggio perturbato avvenuto nel primo week-end del mese, l’alta pressione ha dominato la scena in modo assolutamente incontrastato tanto da favorire un’ormai lunga ed ininterrotta fase dal sapore decisamente estivo: la componente africana si è solo parzialmente ammorbidita, lasciandoci fortunatamente al riparo dagli eccessi termici.
Ora lo scudo anticiclonico presenterà qualche piccola falla, comunque insufficienti per spianare la strada all’ingresso dei fronti perturbati. Ci potrà essere solo un po’ d’instabilità sporadica nelle ore pomeridiane, mentre per un assalto perturbato vero e proprio ci sarà ancora da aspettare. Le ultime proiezioni modellistiche di GFS indicano un graduale cambiamento nel week-end, dovuto all’approssimarsi di un vortice d’aria fresca dalla Francia, la cui spirale perturbata potrebbe espandersi verso il Mediterraneo coinvolgendo le regioni centro-settentrionali.
L’affondo perturbato verso le nostre latitudini, con al seguito l’afflusso d’aria fresca, avverrebbe a seguito del fatidico rallentamento del getto atlantico (che sta attualmente spingendo a mille alle alte latitudini europee), con una parziale erezione verso nord dell’anticiclone delle Azzorre. Nonostante manchino appena 5 giorni e non stiamo quindi parlando di ipotesi a chissà quale distanza di tempo, questa tendenza appena illustrata non è affatto assestata: i centri di calcolo europeo, ad iniziare dalle ECMWF, non la pensano allo stesso modo ed intravedono l’alta pressione in grado di superare, in modo quasi indolore, anche quest’ennesimo assalto. L’onda ciclonica, molto meno pronunciata, riuscirebbe solo a lambire le zone alpine prima di scivolare su parte dei Balcani.