Non poteva iniziare peggio di così la nuova stagione dei tornado negli Stati Uniti, dopo il terribile 2011, entrato nella lista nera delle annate peggiori per le vittime procurate da questi eventi estremi. Abbiamo già descritto i principali motivi di questa frequenza ed intensità dei tornado, favoriti soprattutto dalla corrente a getto molto forte, che a sua volta deriva dal fattore Niña, nient’altro che l’anomalia delle temperature nel Pacifico Centro-Orientale, le quali si presentano più fredde della norma. Gli indici climatici restano favorevoli per ora come nel 2011, pertanto la nuova stagione non promette nulla di buono.
La furia distruttrice dei tornado si è scatenata negli ultimi due giorni di febbraio sul Midwest, scatenando un disastro notevole in varie zone. Gli stati coinvolti da questo sciame sono stati Kansas, Ohio, Kentucky, Missouri ed Illinois: il conto finale parla di ben 30 eventi tornadici che avrebbero causato ben 12 morti. Il tornado più forte, d’intensità EF3, si è avuto ad Harrisburg, nell’Illinois, dove quasi la metà degli edifici ha subito gravi danni per il passaggio della violenta tempesta. Va detto che avere tornado di questa intensità a fine febbraio è assai inusuale, dato che i mesi più favorevoli sono quelli a ridosso dell’estate, quando c’è maggiore energia per innescare i tornado.
Non finisce qui l’allarme: una nuova fase di intenso maltempo, con rischio elevato di tornado distruttivi, è attesa venerdì 2 marzo sempre poco ad est della “Tornado Alley”, tanto che avrebbe il potenziale per essere più potente di quella che si è scatenata martedì sera e mercoledì. Non è escluso che venga colpita una zona più ampia e localmente più densamente popolata dal Midwest verso sud. I forti timori hanno portato qualche esperto addirittura a rievocare lo storico sciame di tornado del 3-4 aprile 1974, che aveva attraversato le zone di Illinois e Michigan fino a raggiungere nord Alabama e Georgia. Questa tempesta aveva prodotto qualcosa come 148 tornado, sei dei quali di intensità F5. Il più potente distrusse la zona di Xenia, in Ohio. La speranza è quella che non accada nulla di simile al 1974, per quanto questo 2012 non sia certo iniziato sotto i migliori auspici.