Come in un copione che va in scena ripetutamente, l’ultima settimana ha proposto un’instabilità diurna capace di apportare precipitazioni abbondanti e talvolta persistenti. S’è detto che in talune zone i cumulati precipitativi hanno superato abbondantemente la norma stagionale, testimoniando l’intensità e la durata dell’azione ciclonica giunta dai Paesi Scandinavi. Le temperature, poi, sono calate drasticamente, venivamo da un’ondata di calore africano, i contrasti termici che si sono attivati in seguito alla scontro con le masse d’aria fresche da nord, ha generato celle temporalesche talvolta violente. Non scordiamoci difatti che lo scorso fine settimana propose danni e persino delle vittime.
Ora che Luglio è alle porte si profila un lento ritorno alla stabilità. Lento sì, perché gli spifferi di aria fresca dai Balcani seguitano ad apportare nubi e precipitazioni temporalesche. Se osservassimo l’immagine satellitare del primo mattino noteremmo già delle nubi svilupparsi in prossimità dei principali comprensori montani, e non solo. Vengono segnalate le prime precipitazioni nell’entroterra abruzzese, per la precisione nell’Aquilano, ma è solo il preludio ad una più attiva fase termo-convettiva che andrà a svilupparsi fin dalla tarda mattinata.
Per quel che concerne la situazione europea, prosegue l’ondata di caldo nei settori più orientali dell’Europa, così come temperature elevate investono da giorni la Penisola Scandinava, ove s’è stabilito un nucleo di Alta Pressione dalle peculiarità continentali. Alta Pressione che nel corso dei prossimi giorni svolgerà un ruolo fondamentale nel parziale cambio circolatorio che andrà ad avvolgere l’Europa occidentale, ove va già stabilendosi un altro promontorio stabilizzante di matrice subtropicale. Una figura di Alta Pressione che tenterà in qualche modo di avvicinarsi alla nostra Penisola, affacciandosi sui mari di ponente e favorendo un rialzo delle temperature, ma avrà non poche difficoltà ad espandersi ulteriormente verso est per la residua circolazione ciclonica balcanica opporrà una resistenza efficace.
Veniamo al tempo odierno. Come detto in apertura, primi temporali segnalati in Abruzzo, ma nel corso delle prossime ore i moti verticali diverranno intensi e diffusi. Sono attesi temporali lungo l’intera cerchia alpina, frequenti gli sconfinamenti verso le zone prealpine e localmente quelle pedemontane, come ad esempio su Lombardia, Alto Adige e Veneto. Le mappe indicano una persistenza della fenomenologia sino a sera in qualche zone della Lombardia e dell’Alto Adige. Le celle temporalesche avvolgeranno anche l’Appennino settentrionale, dalla Liguria all’Emilia, alla Toscana e alle Marche, potranno esservi fenomeni localmente moderati.
Fenomeni destinati ad interessare anche le altre zone appenniniche, quindi quelle centrali e meridionali. Attesi temporali sul Lazio, in Abruzzo, Molise, poi Puglia, zone interne della Campania e della Basilicata. Qualche acquazzone potrebbe spingersi fin verso l’entroterra calabro, così come sulla Sicilia orientale, e ciò rappresenterà una novità sostanziale rispetto a quanto osservato nel corso del week end. In Sardegna continuerà a splendere il sole, a sera si prevede poi un generale miglioramento, anche se come detto in qualche landa potranno resistere nubi irregolari e locali precipitazioni.
Oltre alle aree Settentrionali, probabilmente anche nelle zone interne campane e sul confine nord della Puglia, laddove si presentano i comprensori montani appenninici. Le temperature sono attese in lieve rialzo nei valori massimi ove batterà più sole, la circolazione dei venti subisce ancora l’influenza fresca orientale proveniente dal Balcani.