La dinamicità primaverile si mostrerà in tutto il suo splendore nei prossimi giorni. Primavera non è sempre sinonimo di bel tempo, spesso si possono avere fasi di marcata instabilità, associate magari a un ritorno del freddo. Non sarebbe la prima volta per Aprile, nel lontano 2003 le festività Pasquali furono caratterizzate da un’ondata di freddo che riportò la neve a bassissima quota. Certo, si tratta pur sempre di episodi e quel che sta accadendo oggi – e che avrà strascichi ancora qualche giorno – non è certo paragonabile a quanto accadde allora.
La giornata odierna sta proponendo l’ingresso, parziale, di un blocco d’aria fredda che sta generando una vivace instabilità nelle regioni Centrali, su Alpi, Prealpi e in alcune aree del Nord Italia. Il calo termico associato è vigoroso e la neve sta cadendo attorno ai 1000 m. Al Sud, almeno per ora, il sole sta tentando di resistere ma non potrà più opporsi alla destabilizzazione prevista tra domani e martedì. La progressione del nucleo verso ovest attiverà un richiamo d’aria mite che, tentando la sortita più a nord, troverà l’opposizione delle masse più fredde. Si creeranno vivaci contrasti che andranno a generare rovesci e temporali.
Siamo quindi alla previsione per lunedì. Le schiarite inizieranno a proporsi al Nord in modo convinto, soprattutto nelle aree pianeggianti e sui tratti costieri, mentre nei monti permarrà una certa instabilità che si tradurrà in precipitazioni sparse soprattutto durante le ore più calde. La neve seguiterà a interessare le zone alpine. Al Centro le precipitazioni risulteranno evidenti nella prima parte del giorno, in particolare nel Lazio e nei versanti adriatici, poi si assisterà a una generale attenuazione con maggiori schiarite nei settori tirrenici. Al Sud e in Sicilia, invece, la risalita dell’aria mite causerà un graduale peggioramento.
Peggioramento che dovrebbe risultare più vivace martedì, quando rovesci e temporali appaiono più probabili e diffusi. I fenomeni colpiranno soprattutto tra mattino e pomeriggio, poi si attarderanno probabilmente sulla Puglia e soltanto occasionalmente tra Calabria e Basilicata. Nelle restanti regioni si avranno condizioni di variabilità con spazi di sole alternati a degli annuvolamenti, più probabili durante le ore centrali e quindi in zone interne e sui rilievi. Non mancheranno locali acquazzoni, in esaurimento durante le ore serali. V’è da dire che le correnti inizieranno a cambiare, non proverranno più da est bensì si disporranno dai quadranti occidentali.
Al mercoledì vi sarà una persistente variabilità, più vivace al Nord con annuvolamenti associati a qualche precipitazione sparsa. Altrove gli spazi di sole saranno più evidenti e le temperature, anche grazie al soleggiamento, inizieranno a risalire.
Risalita che dovrebbe mostrarsi più consistente nei giorni a seguire, quando oltre alle correnti più miti si potrebbe affacciare una propaggine anticiclonica che andrebbe a riportare condizioni di bel tempo su tutte le nostre regioni. Giornate tipicamente primaverili, con tanto sole e qualche disturbo pomeridiano sui monti, tanto da non escludere qualche isolato scroscio di pioggia. Soprattutto su Alpi e Prealpi centro orientali.