L’elemento saliente a breve termine.
La lunga fase perturbata che ha caratterizzato questo scorcio di Febbraio sta per subire qualche modifica. Al Centro Sud e nelle Isole giungerà un’area di Alta Pressione alimentata da aria calda in risalita dal nord Africa, mentre le correnti atlantiche porteranno altre perturbazioni al Nord Italia.
L’elemento saliente a medio termine.
L’avvezione d’aria calda avrà vita breve perché le perturbazioni atlantiche forzeranno l’intera struttura da ovest costringendola a traslare in direzione della Penisola ellenica. Prevediamo pertanto il ritorno degli impulsi perturbati in seno a una circolazione di tipo occidentale che causerà anche un calo delle temperature. Attorno alla conclusione della prima decade primaverile potrebbe manifestarsi una maggiore tendenza agli scambi meridiani di calore in senso meridiano.
L’elemento saliente a lungo termine.
Potrebbero verificarsi diversi tentativi di blocco anticiclonico, con asse principale probabilmente orientato tra la Penisola Iberica e le Isole Britanniche.
Il trend a lungo termine:
Se così fosse masse fredde di origine artica sarebbero pronte a gettarsi verso sud, ma poter stabilire fin da oggi quelle che potrebbero essere le aree del Continente interessate non è possibile. Si possono fare delle ipotesi che avranno necessità di ulteriore approfondimenti.
Elementi di incertezza:
Nel precedente editoriale dicemmo che quando si ha a che fare con scambi meridiani di calore poter prevedere le traiettorie delle diverse masse d’aria è impresa ardua. E’ un concetto che ribadiamo anche oggi, anche perché rispetto a qualche giorno fa pare che l’eventuale blocco anticiclonico possa avere sia una traiettoria più occidentale, sia una minore spinta meridiana.
Fattori di normalità climatica:
Analizzando l’andamento termico peninsulare appare evidente il sensibile innalzamento delle temperature che si avrà nei prossimi giorni. Crescita che sarà minore nelle aree settentrionali, poi con l’ingresso della Primavera meteorologica avremo un calo e attorno alla prima decade di Marzo crescono le probabilità di un ritorno del freddo, non eccessivo probabilmente, ma comunque potrebbe tornare per un breve periodo l’Inverno.
Per quel che concerne le precipitazioni, avremo una diminuzione nel breve raggio, poi sembra che le stesse siano destinate a riproporsi in maniera consistente nella prima decade di Marzo.
Focus: evoluzione sino al 09 marzo 2010
Nei prossimi giorni il tempo andrà migliorando nelle regioni Centro Meridionali e sulle Isole, ove si affaccerà un campo di Alta Pressione di origine nord africana. Le perturbazioni atlantiche seguiteranno invece ad interessare le aree settentrionali peninsulari, con qualche temporanea ingerenza anche nelle Centrali.
Successivamente, nel corso della prima settimana di Marzo, le correnti atlantiche potrebbero riacquistare terreno e presentarsi nelle nostre regioni con nuove precipitazioni. Verso la fine dello step previsionale sembrano crescere le probabilità di un calo termico maggiore, dettato dall’azione Artica che potrebbe manifestarsi in alcune aree del Continente europeo.
Evoluzione sino al 14 marzo 2010
L’evoluzione sino a metà Marzo appare quanto mai ingarbugliata, non escludiamo che possano prevalere le ingerenze atlantiche, ma come detto non possiamo escludere dei rigurgiti invernali importanti.
In conclusione.
La Primavera incombe, non c’è dubbio, e anche qualora dovessero ripresentarsi fasi fredde – come detto nella precedente analisi – si tratterà di evoluzioni naturali in un periodo dell’anno tra i più dinamici in assoluto.