E’ tornato l’inverno:
sino all’altro ieri erano ancora in tanti a manifestarsi perplessità circa l’effettiva portata dell’attuale peggioramento, ma alla luce dei recentissimi accadimenti dovrebbero essersi ricreduti. Non limitando l’analisi alla singola area geografica – vedremo in seguito le differenze sostanziali tra Nord e Sud – possiamo certificare la “bontà” (si fa per dire) dell’incursione ciclonica in atto. L’aria fredda è affluita impetuosa, accompagnandosi ai venti furiosi di Grecale, ai nubifragi e alla neve. Avrete appreso dei danni in Toscana, ma vi sono molte aree del medio-basso versante adriatico che proprio in queste ore sono sottoposte a disagi notevolissimi per via del maltempo.
Italia spaccata due:
dicevamo delle sostanziali differenze geografiche. Non c’è bisogno di ricordarvi la complessità orografica del nostro territorio e le conseguenti influenze sul meteo locale. Avendo acquisito il concetto, non ci si stupisce di certo nell’osservare regioni baciate dal sole ed altre bersagliate dal maltempo. Nello specifico riscontriamo una prevalenza di tempo stabile e soleggiato sul Nord Italia perché sotto l’ala protettrice dell’Alta Pressione, mentre il Sud e le adriatiche centro meridionali permangono sonno l’influenza del Vortice di Bassa Pressione. Le regioni settentrionali non hanno neppure i problemi di vento che si riscontrano altrove, anche in quella parte d’Italia – l’alto versante tirrenico – che sta beneficiando di un progressivo miglioramento.
Contrapposizione persistente:
il suddetto scenario ci terrà compagnia anche nei prossimi giorni, questo perché la struttura ciclonica stazionerà tenacemente sullo Ionio. L’alimentazione fredda balcanica lo terrà in vita e consentirà una nuova accentuazione del maltempo all’estremo Sud. A nord, invece, la vicinanza dell’Alta Pressione assicurerà una permanenza del bel tempo ed anche un significativo rialzo delle temperature.
L’andamento termico:
osservando il profilo termico scorgiamo un graduale rientro nei ranghi fin dai primi giorni della prossima settimana. Ovviamente avremo differenze sostanziali, perché laddove andrà a incidere maggiormente l’Anticiclone le temperature saliranno con maggior facilità e potrebbero attestarsi addirittura di qualche grado al di sopra della norma (per inciso sulle regioni settentrionali). Chi invece si troverà prossimo al Vortice Ciclonico, dovrà sopportare venti di Grecale relativamente freddi e la primavera sembrerà ancora lontana.
Le proiezioni a più lungo termine:
in apertura abbiamo rimarcato la probabile configurazione barica futura, sottolineando la netta contrapposizione tra una poderosa azione anticiclonica continentale e l’insistente circolazione fredda anch’essa continentale. Dalle ultime interpolazioni modellistiche sembrerebbe che l’influenza altopressoria possa riscontrare notevoli difficoltà a valicare le Alpi (verso sud), lasciando il fianco orientale italiano scoperto e quindi preda del flusso balcanico. Non è da escludere, alcune proiezioni lo indicano, il passaggio di nuovi nuclei freddi in grado di portarci un secondo incisivo colpo di coda dell’inverno.
Focus: evoluzione sino al 19 marzo 2015
Il weekend, ma anche la prima metà della prossima settimana, proporranno le condizioni meteo succitate: bello al Nord e tirreniche, instabile o localmente perturbato su medio-basso Adriatico, al Sud e in Sicilia. Qui avremo piogge, anche intense sulle coste ioniche, e nevicate a bassa quota.
La situazione non dovrebbe subire sostanziali cambiamenti sino a metà marzo ed anzi, non escludiamo che proprio a ridosso dell’esordio primaverile (astronomicamente parlando) possa realizzarsi un secondo incisivo colpo di coda dell’inverno.
Evoluzione sino al 24 marzo 2015
A più lungo termine potrebbe subentrare lo smantellamento del poderoso anticiclonico continentale, per mano delle perturbazioni atlantiche che quindi avrebbero modo di riportarsi verso il nostro Paese.
In conclusione.
Marzo che sembra voler continuare all’insegna della variabilità meteo-climatica, confermando la nomea di pazzerello così come recitano le statistiche.