Sta per concludersi una prima settimana di dicembre segnata da un graduale cambio circolatorio. Passeremo dalle correnti occidentali ai venti settentrionali, ma il quadro mediamente instabile che ha contraddistinto queste prime giornate “invernali” non cederà di un metro. Instabilità che si è mostrata a tratti violenta, segnata da episodi temporaleschi particolarmente vivaci e persino dal transito di un ciclone mediterraneo (Xandra).
Rammentiamo che l’ampia struttura perturbata scavatasi sull’asse iberico-marocchino è nata a seguito di una poderosa irruzione nord atlantica e la costante alimentazione relativamente fredda ha pompato carburante all’intero impianto. In Italia sono transitati impulsi perturbati da ovest e l’aria decisamente più fresca ha implementato una prima, percepibile diminuzione termica.
Con oggi si poggeranno le basi, solide, per un cambio circolatorio ancor più marcato. Abbiamo indicato la presenza di un Vortice Ciclonico in prossimità del Mar Ligure, dove scorgiamo numerose celle temporalesche. Ma ancor più importante è l’aria fredda segnalata in ingresso sulla Francia, perché pian piano si getterà ad ovest della Sardegna e apporterà l’ulteriore calo termico del weekend.
Altri temporali sono ben visibili sul basso Tirreno e difatti le regioni tirreniche risulteranno il bersaglio preferito dei fenomeni odierni. Avremo piogge in accentuazione, con anche dei temporali localmente intensi. Il meteo si manterrà instabile tra Sardegna e Sicilia, con venti occidentali, ma segnaliamo possibili scrosci di pioggia in sconfinamento verso le regioni adriatiche. Infine si potrebbero avere delle piogge sparse – come peraltro sta già accadendo in queste ore – in Emilia Romagna e sul Nordovest. Da segnalare, per concludere, possibili nevicate sui rilievi a partire dai 1200 metri per quel che concerne le Alpi, dai 1400-1600 metri sulle montagne appenniniche e delle due isole maggiori.