L’anticiclone delle Azzorre sta prendendo coraggio e si sta lanciando verso l’Europa Occidentale come possiamo notare dalla vasta area sgombra da nubi: la rimonta dell’alta pressione verso le alte latitudini blocca alle portate delle Isole Britanniche il tentativo d’ingresso dei fronti perturbati d’origine atlantica.
Nel frattempo è ancora piuttosto timido l’approccio anticiclonico in direzione del Mediterraneo ove sono ben evidenti gli strascichi della ferita apportata dalla circolazione fredda ed instabile, ora slittata verso i Balcani e l’Egeo. Fortissime precipitazioni hanno interessato nelle ultime ore la Romania, mettendo nuovamente in crisi il sistema dei corsi d’acqua, dopo le piogge torrenziali e le alluvioni che hanno già imperversato nelle ultime settimane anche in Polonia ed Ungheria.
Il consolidamento anticiclonico sulle nazioni occidentali europee si accompagna ad un netto rialzo delle temperature, le quali stanno rientrando nella media del periodo. L’aumento di temperatura si è fatto sentire soprattutto sulla Penisola Iberica, con punte di 34 gradi sull’Andalusia e di 33 gradi sul distretto portoghese di Évora. Il contesto generale dell’Europa resta ancora decisamente fresco, anche se l’anomalia lentamente si smorza per l’assenza di ulteriori interferenze fredde dalle alte latitudini.
La recente incursione fredda ha portato scenari davvero inusuali in Italia per l’inizio astronomico dell’estate, ma gradualmente la nostra Penisola sta uscendo dalle spire perturbate. Non è certo un passaggio così facile e la situazione odierna lo conferma, con nuvolosità predominante su gran parte del Centro-Sud, associata a qualche sporadica precipitazione. L’instabilità lasciata in eredità dal vortice freddo è stata comunque più fiacca del previsto, senza la genesi di nessun acquazzone temporalesco degno di nota. Qualche pioggia più significativa ha interessato nelle ultime ore la Capitale, mentre le temperature diurne sono rimaste ovunque ben al di sotto dei 30 gradi.