Prima il Nord, poi la Sardegna, infine le regioni Centrali. Questa la traiettoria seguita dalla perturbazione e poi dall’aria fresca discendenti dall’Atlantico. Una perturbazione dalle peculiarità autunnali, ma tant’è. L’avevamo detto, i Modelli parlavano chiaro da svariati giorni e pur con qualche effetto diverso dalle attese, ha catapultato le regioni interessate in una sorta d’anticipo autunnale.
Basti pensare che laddove pioveva le temperature sono calate così tanto che a fatica si raggiungevano i 20 gradi. In Sardegna, ad esempio, sarebbe il caso di parlare d’evento storico perché era da tantissimo tempo che non si verificava una situazione del genere. Non appena sono giunte le piogge, condite da isolati temporali, la colonnina di mercurio è colata a picco.
Per trovare un tipo d’evoluzione simile si dovrebbe tornare indietro all’Estate del 2002, precisamente al mese d’Agosto. Allora l’instabilità fu imputabile a tutta una serie di gocce fredde provenienti da nord e quel mese verrà ricordato come uno dei più brutti della storia d’Italia.
L’abbiamo definita “perturbazione autunnale” perché ha avuto tutte le peculiarità di quel periodo: piogge fitte e persistenti, a tratti violente, ed ovviamente uno scenario termico tipicamente settembrino. Ora la domanda è: quando ne usciremo? La risposta è: a fine Luglio. La crisi è di quelle imponenti. L’area di Bassa Pressione posizionatasi sull’Europa centro occidentale continuerà ad espandersi in direzione sud, convogliando altri impulsi instabili o perturbati sin sull’Italia.
Attualmente è evidente come le regioni del Triveneto siano ancora interessate dagli strascichi del peggioramento. Sono presenti nubi diffuse alle quali si associano delle piogge. C’è anche qualche temporale sul Trevigiano. Per un miglioramento non si dovrà attendere troppo, ma la cessazione delle piogge non verrà accompagnata da rasserenamenti convincenti. Permarranno un po’ di nubi, spesso medio alte. Nelle Alpi indugeranno addensamenti più consistenti, tanto da non escludere isolati acquazzoni.
L’elemento principale della giornata odierna sarà un altro: il vento. Vento che soffierà forte, o dai quadranti occidentali o da quelli settentrionali. Ovviamente sta accompagnando l’aria fresca e le temperature registreranno una ulteriore netta diminuzione. Anche al Sud, che fino a ieri registrava temperature elevate, si potrà tirare il fiato. Rammentiamo che in Sicilia si raggiungevano valori di 40 gradi, mentre in Puglia si varcavano facilmente i 35. Beh, oggi non si dovrebbe andare al di sopra dei 32.
I venti sono settentrionali al Nord Italia e nelle zone esposte c’è il foehn. Significa che le schiarite visibili al Nordovest sono incentivate dall’aria secca in discesa dalle Alpi. La Sardegna, invece, dovrà fare i conti con un Maestrale che in alcuni momenti avrà intensità di burrasca. Le Bocche di Bonifacio in particolare risulteranno le più a rischio ed è per questo motivo che invitiamo alla prudenza i naviganti.
In compenso splenderà il sole. Sole che, a parte le regioni di Nordest, abbraccerà l’intero Stivale è verrà disturbato solamente dal transito di qualche velatura o comunque da nuvole poco significative incitate dalla ventilazione occidentale.