L’elemento saliente a breve termine.
Fino alla fine settimana saremo sotto l’effetto di una vasta depressione a carattere freddo ubicata sull’Europa orientale. La formazione di una Bassa Pressione sui mari meridionali peninsulari dovrebbe richiamare altra aria fredda tra venerdì e domenica, con precipitazioni sul versante Adriatico, al Sud e localmente sulle due Isole.
L’elemento saliente a medio termine.
Poi la circolazione dovrebbe mutare, pesantemente. Le depressioni oceaniche, lo si è detto in apertura, si avvarranno dell’indebolimento del blocco anticiclonico oceanico. In tal modo riusciranno a scalzare il blocco d’aria fredda transitando inizialmente sull’Europa centrale e giungendo verso le aree orientali del continente.
L’elemento saliente a lungo termine.
A seguire un’ondulazione ciclonica sempre di matrice oceanica potrebbe aprirsi la strada sull’Europa occidentale, progredendo verso est.
Il trend a lungo termine:
I principali Centri di Calcolo matematici indicano l’ingresso di una saccatura atlantica nel lungo periodo, preceduta da un richiamo d’aria particolarmente umida e più mite dai quadranti meridionali. Si prospetta un ritorno delle piogge autunnali.
Elementi di incertezza:
Per poter definire con certezza l’evoluzione post-artico dovremo attendere che si esauriscano la Bassa Pressione al Sud Italia e il blocco anticiclonico che ha costretto il Vortice Polare scandinavo ad allungarsi verso sud. Dopo di che dovremo valutare la traiettoria seguita dalle nuove ondulazioni cicloniche oceaniche, che sappiamo essere un elemento di disturbo nel comprendere quelle che potrebbero essere le prospettive meteorologiche sulle nostre regioni.
Fattori di normalità climatica:
Le temperature si manterranno abbondantemente al di sotto della norma sino all’inizio della prossima settimana e si parla di valori inferiori anche di 8-10 gradi rispetto all’andamento medio stagionale. Successivamente i valori termici dovrebbero risalire e attestarsi su valori consoni alla fine d’Ottobre.
Le precipitazioni risulteranno carenti nelle regioni del Nord, almeno inizialmente, confermando quel deficit che dura da tempo. Fenomeni invece in zone come il Sud e la Sicilia, che di piogge ne hanno viste in abbondanza. Piogge che in seguito potrebbero tornare anche al Settentrione grazie al flusso mite oceanico.
Focus: evoluzione sino al 27 ottobre 2009
Sino a domenica il tempo sarà buono al Nord e in genere sui versanti tirrenici, ove il sole diurno mitigherà un po’ l’aria. Sul versante Adriatico, al Sud e nelle Isole vi saranno fenomeni che si acuiranno sul finire della settimana a causa di un minimo di Bassa Pressione che richiamerà altra aria fredda.
Successivamente si prevede un miglioramento e un rialzo termico, grazie anche a un cambio circolatorio che dovrebbe riportare sull’Italia l’aria mite proveniente dall’Atlantico. Le perturbazioni oceaniche dovrebbero poi scavare un profondo solco sull’Europa occidentale, in seno a una profonda ondulazione ciclonica. Dapprima la nostra Penisola potrebbe essere soggetta a un richiamo mite con piogge al Nord. In seguito la saccatura potrebbe penetrare più direttamente sul Mediterraneo facilitando un po’ diffuso peggioramento delle condizioni meteo.
Evoluzione sino al 01 novembre 2009
Scenari atlantici che potrebbero tenerci compagnia sino alle Festività di tutti i Santi, pur con alti e bassi dettati dalla minori o maggiori ondulazioni del getto principale.
In conclusione.
Parentesi invernale, piuttosto precoce, che lascerà strada ad un ritorno a condizioni autunnali più consone al periodo. In prospettiva sembrano non esserci quindi nuove fasi di freddo anticipato.