Non è nostro intento creare allarmismi e non spetta a noi lanciare allerte. Il nostro compito è quello di osservare, analizzare e provare a stilare linee di tendenza che possano avere un discreto livello di affidabilità. Ed è per questo che oggi vogliamo provare a rispondere a coloro i quali hanno chiesto se il prossimo autunno sarà davvero caratterizzato da maltempo estremo.
Cominciamo col dire che la stagione autunnale è di per sé un periodo estremamente dinamico. La transizione tra la bella stagione e il trimestre più freddo dell’anno, quello invernale, può riservare sovente spiacevoli sorprese. Basterebbe andare a rivedersi le statistiche delle peggiori alluvioni della nostra storia per rendersi conto che l’autunno è il trimestre statisticamente “peggiore”.
Sarà forse per questo motivo che i previsori statunitensi (si legga questo bell’articolo pubblicato all’interno del sito del nostro Network, meteosardegna.it) ed altri ipotizzano un mese di ottobre “alluvionale”? Beh, no di certo. Crediamo si siano affidati a quelli che in gergo definiamo indici “teleconnettivi” o per semplificare ulteriormente a quei “pattern climatici” capaci di influenzare le condizioni meteorologiche a migliaia di chilometri di distanza.
Uno di questi è senz’altro il fenomeno de El Nino, ovvero l’anomalo riscaldamento delle acque superficiali del Pacifico equatoriale. La magnitudo dell’ENSO (è la sigla con cui è conosciuto El Nino in climatologia) di quest anno è rilevantissima, tant’è che alcuni ipotizzano valori record. Ed è proprio su questo fenomeno che in tanti hanno già stilato tendenza stagionali più o meno importanti.
A nostro avviso, considerando l’intensità del fenomeno, potrebbero avvenire imponenti scambi meridiani tali da destabilizzare pesantemente le condizioni atmosferiche in un’ampia fascia del Mediterraneo. Italia compresa. E considerando che si viene da periodo di caldo a momenti eccezionale – soprattutto a luglio e prima quindicina d’agosto – i contrasti termici scaturenti potrebbero esporci per davvero a tremende alluvioni. Ovviamente speriamo che ciò non accada e che il tutto si risolva in una bolla di sapone.