Siamo alle prese con un inizio di Ottobre soleggiato e mite e già qualcuno agita come uno spettro il caldo autunno-inverno 2006-2007, vediamo oggi insieme se il pericolo vaticinato è reale oppure no.
Partiamo dalle anomalie termiche oceaniche che oggi ci propongono una anomalia negativa ormai permanente sulle Canarie e una sul Mare del Nord, con conseguenze ancora da valutare, così come rimane da valutare l’anomalia negativa delle acque superficiali del Mar Mediterraneo, figlia dell’anomalia atlantica.
Passando al jet stream, permane l’anomalia del getto sull’oceano Atlantico, ancora fortemente disturbato e deviato verso nord, mentre a differenza dell’anno passato appare molto più continuo e forte sul Pacifico e sull’Asia.
Interessante inoltre il campo termico delle zone artiche, in vari punti significativamente più basso che nello scorso Ottobre, fanno specie in questo contesto i valori termici attorno alla Groenlandia e sul nord della Siberia, con una previsione di ulteriore abbassamento prevista da GFS per i prossimi giorni. A tal proposito inizio a pensare a una possibile correlazione di feed-back negativo fra fusione record dei ghiacci e raffreddamento invernale, in questa ottica rimane fulgido l’esempio dell’inverno 2005-2006 molto freddo nella Russia europea, inverno successivo alla fusione record dell’estate 2005.
Concludo questa trattazione degli indici con il QBO che come ampiamente previsto si mantiene su valori negativi. Ora possiamo alla luce di queste considerazioni proporre un canovaccio per l’autunno prossimo:
– Scarsa incisività delle correnti atlantiche sul tempo europeo, figlio di un jet stream ancora troppo debole e troppo disturbato e deviato verso nord sull’Europa.
– Anticiclone azzorriano in gran forma e molto mobile grazie a un vortice polare quest’anno previsto debole stante il QBO negativo.
– Retrogressioni e circolazione antizonale favorita dal QBO negativo.
Insomma la diagnosi senbrerebbe segnare un autunno secco e freddo con le precipitazioni garantite solo da scambi meridiani e retrogressioni con cut off mediterranei annessi. A meno che l’Atlantico non si svegli…