Il fresco da est:
l’ultima settimana, giorno più giorno meno, è stata dominata da una circolazione d’aria assai fresca dai quadranti orientali. Si potrebbe addirittura parlare di freddo, perché va detto che attualmente le temperature gravitano su valori inferiori alle medie del periodo. Freddo che si percepisce soprattutto di notte, in particolare laddove i cieli restano sgombri da nubi e l’irraggiamento la fa da padrone. Ci si è avvicinati alle prime gelate stagionali, fatto da ritenersi comunque assolutamente naturale.
Instabilità agli sgoccioli:
una delle prerogative della circolazione orientale è stata quella di tenere a bada le mire espansionistiche dell’Alta Pressione. Non solo. Scorrenti sulle calde acque mediterranee, continuiamo ad assistere alla formazione di celle temporalesche sui mari centro meridionali. Temporali che manifestano difficoltà a propagarsi sulla terraferma, ma che localmente – vedasi regioni meridionali – riescono ad incentivare qualche scroscio di pioggia. Piogge che si riproporranno anche domani e dopo, in quell’ultimo sussulto instabile che precede l’affermazione anticiclonica.
Buone notizie per Ognissanti:
chi avesse programmato il classico weekend festivo fuori porta potrà stare tranquillo: il tempo sarà buono. Magari non sempre soleggiato, perché comunque non mancherà occasione per locali annuvolamenti, ma la stabilità dominerà in lungo e in largo. Tra l’altro si prospetta un rialzo delle temperature, soprattutto le massime, e durante il giorno potremo assaporare un clima gradevole.
La svolta autunnale:
trattandosi di proiezioni a lungo termine, la nostra attenzione è rivolta gioco forza agli accadimenti successivi. In particolare alla prima settimana di novembre, perché i modelli – dopo aver fiutato un cambio sostanziale di marcia fin dai giorni scorsi – confermano l’avvento delle grandi piogge.
Ed ecco l’Atlantico:
le perturbazioni atlantiche sono state le grandi assenti di questo primo scorcio d’autunno. Abbiamo avuto delle piogge, spesso fin troppo violente, ma le dinamiche che hanno condotto al manifestarsi dei fenomeni non hanno avuto le tipiche movenze autunnali. Ora, invece, scrutando le dinamiche bariche ecco apparire sul mosaico europeo il primo grande affondo ciclonico nord atlantico.
L’entità del maltempo:
a questo punto diventa imprescindibile, al fine del maltempo, capire quale sarà l’esatta inclinazione dell’asse di saccatura. Ad oggi, ma nulla toglie modifiche anche sostanziali in corso d’opera, pare che l’ingresso debba avvenire lungo l’asse franco-iberico. Se così fosse in prima istanza si realizzerebbe un richiamo meridionale consistente e potrebbero verificarsi precipitazioni consistenti ad iniziare da ovest. Da valutare, poi, l’eventuale spostamento dell’intera struttura verso est e la presenza di un blocco anticiclonico sull’Europa orientale. Quest’ultimo elemento andrà tenuto in seria considerazione, perché potrebbe esporre alcune regioni a piogge alluvionali. Così come andrà tenuto in considerazione l’eventuale scivolamento della saccatura sul nord Africa e il possibile isolamento di un’ampia goccia fredda in quota.
Focus: evoluzione sino al 11 novembre 2014
Le condizioni del tempo tenderà a migliorare ulteriormente nei prossimi 3-4 giorni. L’intervento dell’Alta Pressione, ora collocata tra la Penisola Iberica e l’Europa centro occidentale, garantirà un weekend di Ognissanti all’insegna del bel tempo un po’ ovunque. Farà un po’ meno freddo, soprattutto di giorno, ma di notte verranno favorite le inversioni termiche e lo sviluppo di fitti banchi di nebbia. Già domenica, però, i primi annuvolamenti potrebbero raggiungere il Nordovest dando luogo a delle piogge a partire dalla Liguria.
Piogge che precederebbero il vero peggioramento autunnale, atteso a metà della prossima settimana. La ferita, se confermate le dinamiche visibili attualmente, ci impiegherebbe un bel po’ a sanare e l’intero step previsionale risentirebbe di persistenti condizioni di maltempo.
Evoluzione sino al 16 novembre 2014
Spostandoci ancora oltre, sembra che il flusso atlantico sia in grado di guadagnare terreno verso sud. Se confermato, tale scenario deporrebbe a favore di un lungo periodo di maltempo autunnale.
In conclusione.
Insomma, quel che emerge dall’analisi odierna è la probabile svolta stagionale. L’autunno, come capitato sovente anche in passato, potrebbe accelerare bruscamente nel mese di novembre.