Un lungo crocevia perturbato si distende dal Medio Atlantico, al largo delle Isole Britanniche, fino al cuore della Russia Europea, accompagnato da diversi minimi di pressione entro cui si accavallano una serie di perturbazioni, dagli effetti molto più modesti rispetto a quelli riscontrati alcuni giorni orsono. L’inserimento perturbato sulla Russia Europea (si osserva la presenza di un fronte a carattere stazionario) sta praticamente decretando la fine della lunga ondata di caldo: nella giornata odierna Mosca difficilmente supererà i 25 gradi, con abbattimento definitivo di quei picchi termici assurdi che per settimane hanno procurato un’emergenza senza precedenti.
Il flusso umido e perturbato atlantico sta tuttavia salendo di latitudine, perché da sud incombe una vasta area anticiclonica in progressivo irrobustimento. La spina nel fianco dell’anticiclone è costituita da una goccia fredda, che resta intrappolata sul bacino occidentale del Mediterraneo ed è all’origine della progressiva avanzata di correnti calde nord-africane verso le Isole Maggiori.
Nonostante il limitato raggio d’azione, sono proprio i temporali del bacino occidentale del Mediterraneo (compreso il settore delle Baleari) quelli potenzialmente più pericolosi, prendendo in esame tutto il contesto europeo, attesi nell’arco della giornata odierna: in particolare si potrebbero avere temporali violenti associati a grandinate e vigorosi colpi di vento. Più tranquilla la situazione sul resto d’Europa, anche se il rischio temporali (localmente forti) riguarderà soprattutto la Polonia e la Russia.