La neve non si è fatta certo desiderare in questa prima parte dell’inverno sia sulle Alpi che in Appennino, facendo certamente felici gli operatori turistici della montagna che hanno potuto aprire gli impianti in anticipo o comunque molto prima rispetto ad altre annate recenti. La montagna innevata è certamente un’attrazione per tanti appassionati e non solo per queste imminenti festività natalizie: le condizioni meteo stanno tuttavia mutando e sono alle porte forti sbalzi termici con un riscaldamento che favorirà la fusione del manto nevoso alle quote medie.Le repentine variazioni del clima comportano generalmente un’elevazione del rischio di insidie in montagna: ci riferiamo in particolare alle valanghe, che costituiscono il principale rischio d’incidente con conseguenze quasi sempre mortali.
Nelle ultime settimane sono state numerose le valanghe e ben 5 sulle Alpi Piemontesi. Proprio sulle Alpi si concentra l’attenzione per i prossimi giorni, dato che il rialzo di temperatura farà schizzare lo zero termico oltre i 3000 metri. Nelle zone alpine di confine ed in particolare sulla Valle d’Aosta il pericolo valanghe sarà decisamente marcato. Non possiamo far altro che invitare alla cautela tutti gli sciatori e gli addetti ai lavori, al fine di prendere le massime precauzioni per evitare ogni rischio. La foto in basso mostra uno splendido panorama del 20 dicembre nella gelida Livigno: quest’atmosfera così da cartolina polare sarà insidiato dal previsto rialzo termico dei prossimi giorni.